Il prossimo speaker smart di Google, che abbiamo visto in uno degli spot promozionali dell'evento del mese scorso ma di cui il colosso di Mountain View non ha formalmente annunciato, potrebbe chiamarsi molto semplicemente “Google Home Speaker”: lo sostengono i ragazzi di 9to5google, che hanno avvistato il nome rovistando tra i file contenuti in una delle ultime versioni dell’app Google Home per Android, la 3.41 - e non è la prima avvisaglia o indiscrezione in questo senso. Se confermato, è un segnale molto chiaro del fatto che il brand Nest potrebbe essere in via di estinzione, in favore di una presenza sempre più forte di, appunto, Google Home.
Giusto per fare un po’ di storia: Nest è nata da un ex dipendente Apple ormai diversi anni fa, ed è arrivata sul mercato con un termostato piuttosto rivoluzionario rispetto a quanto si era visto fino a quel momento, soprattutto per via della sua “intelligenza” - la capacità di imparare le abitudini e le preferenze di riscaldamento dell’utente e applicarle in automatico. Nest è stata comprata da Google nel 2014, e si è espansa verso altri segmenti della domotica. Nel frattempo Google era già scesa in quel campo in prima persona con gli speaker smart, appunto Google Home e Google Home Mini, e diversi altri prodotti che facevano capo a quel brand.
Come sappiamo Google non è esattamente tra le aziende più consistenti e affidabili quando si tratta di branding, e il settore domotica non ha fatto eccezioni. Per un periodo sembrava che l’idea fosse di usare Nest come punto di riferimento, quindi abbiamo avuto speaker chiamati Google Nest Audio e Google Nest Mini, giusto per citare un esempio. Evidentemente la strategia non sta funzionando; pare che anche il piano in abbonamento Nest Aware presto diventerà Google Home Premium, come svela sempre lo stesso APK Teardown. Resta da capire se sarà un provvedimento universale, che farà completamente sparire il marchio Nest, o se questo rimarrà in uso, ad esempio per identificare i termostati e le videocamere di sorveglianza.
Per quanto riguarda lo speaker in sé, rimane il mistero sull’eventuale lancio e sulle sue caratteristiche. Nell’app è stato menzionato solo un altro dettaglio - ovvero il supporto al “360 audio”, che però vuol dire tutto e niente. Vero è che lo speaker ha forma sferica e non sembra avere un “retro” vero e proprio, diciamo che è un dettaglio piuttosto plausibile, ma del tutto insufficiente a formare un quadro completo ed esaustivo.
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