Se un tempo i robot erano soprattutto protagonisti delle catene costruttive industriali, ora qciò che un tempo consideravamo fantascienza sta diventando sempre più la "normalità. In realtà, le primncipali realtà sono ancora impegnate nel realizzare automiin grado di sostituire l'uomo nei compiti più pesanti e pericolosi, e la stessa azienda californiana Figure, ad esempio, sta portando avanti una collaborazione di rilievo con BMW, testando i suoi automi nello stabilimento della Carolina del Sud per svolgere diverse mansioni nel ciclo produttivo.
Proprio per questo, un recente video condiviso dal fondatore e CEO di Figure, Brett Adcock, ha colpito tanto l'immaginazione del pubblico, mostrando un lato completamente diverso e inaspettatamente "domestico" di questa tecnologia. Il protagonista è Figure 02, un robot alto circa 1 metro e 68, che compie un'azione familiare a chiunque: fare il bucato. Non ci credete? Guardate voi stessi.
Nel filmato, si vede il robot afferrare con disinvoltura i capi di abbigliamento da una cesta e depositarli con precisione all'interno del cestello di una lavatrice. L'azione appare fluida, efficiente e, se non sapessimo che si tratta di una macchina, potremmo quasi definirla naturale. La scena, osservata con stupore dai figli piccoli di Adcock, sta già facendo sognare le casalinghe e i single di tutto il mondo, con una finestra su un futuro in cui le noiose incombenze domestiche potrebbero davvero essere delegate a un assistente artificiale.
È importante sottolineare un dettaglio tecnico fornito dallo stesso CEO: il robot non è controllato da un operatore umano in remoto. Ogni suo movimento è autonomo, governato da Helix, il modello di AI sviluppato internamente da Figure. Ciò dimostra la capacità del sistema di comprendere l'ambiente, riconoscere gli oggetti e manipolarli correttamente per portare a termine un compito.
Certo, Figure 02 non è ancora pronto a decidere il ciclo di lavaggio più adatto o a distinguere tra i calzini da buttare e quelli ancora utilizzabili, ma la strada sembra quella giusta. Sebbene l'azienda mantenga il suo focus principale sulle applicazioni industriali, questi test in contesti domestici si intensificheranno nel corso dell'anno. Il settore, del resto, è in crescita e nche altre realtà stanno lavorando a umanoidi pensati specificamente per l'assistenza in casa, capaci non solo di manipolare oggetti ma anche di sostenere conversazioni.