Il supercomputer HPC dell'Imperial College di Londra avrà un Intel Xeon 6

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HDblog.it Jun 11, 2025 · 1 min read
Il supercomputer HPC dell'Imperial College di Londra avrà un Intel Xeon 6
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All'ISC 2025 di Amburgo, Intel ha annunciato i piani per il nuovo supercomputer HX2 dell'Imperial College di Londra, basato su server Lenovo e su processori Intel Xeon 6 con Performance core (P-core).

Il sistema raffreddato a liquido, progettato nell'ambito della collaborazione di co-investimento Icicle, sarà implementato quest'anno, offrendo un incremento delle prestazioni per applicazioni di High Performance Computing e intelligenza artificiale di prossima generazione. Il nuovo sistema rappresenterà la prima implementazione accademica nel Regno Unito di server Lenovo ThinkSystem SC750 V4 Neptune con raffreddamento diretto a liquido in un data center commerciale in co-locazione.

Il sistema HX2 sarà disponibile nell'ambito del Research Computing Service centrale dell'Imperial College di Londra. Sosterrà la prossima generazione di ricercatori in tutte le facoltà (ingegneria, scienze naturali, medicina, economia, eccetera) e fornirà loro accesso a ricerche di base a lungo termine, tecnologie emergenti e iniziative per l'equilibrio di genere.

Installato in un data center di co-location a Londra, il nuovo supercomputer HX2 è stato progettato prestando attenzione alla sostenibilità. Basato sui server Lenovo ThinkSystem SC750 V4 Neptune con tecnologia di raffreddamento a liquido diretto Neptune, HX2 offre densità di calcolo ed efficienza energetica significativamente maggiori rispetto ai tradizionali sistemi raffreddati ad aria.

La tecnologia Lenovo Neptune rimuove fino al 98% del calore del sistema utilizzando acqua calda, consentendo una riduzione del consumo energetico fino al 40% e una minore dipendenza dall'aria condizionata, migliorando di riflesso in maniera notevole l'efficienza energetica.

Supporta inoltre un modello energetico circolare recuperando il calore che altrimenti verrebbe scartato per il riutilizzo o il teleriscaldamento. Nelle implementazioni su larga scala, questo può portare a un risparmio energetico fino a 1 milione di kilowattora all'anno per data hall, riducendo sia i costi operativi che le emissioni di carbonio.