Incentivi auto elettriche 2025, il Codacons attacca: rischio pasticcio all'italiana. Ecco perché

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HDblog.it Oct 20, 2025 · 1 min read
Incentivi auto elettriche 2025, il Codacons attacca: rischio pasticcio all'italiana. Ecco perché
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Si rischia un pasticcio all’italiana. Così si è espresso il Codacons parlando dei nuovi incentivi auto elettriche 2025 che partiranno finalmente il 22 ottobre. L’associazione punta infatti il dito sul regolamento che presenta un’importante criticità per quanto riguarda il requisito dell’obbligo di residenza nelle aree urbane funzionali.

C’È UN PROBLEMA CON LE AREE URBANE FUNZIONALI

Oramai è una cosa nota, rispetto ai passati Ecobonus, il Governo ha deciso di introdurre nuove regole. Una delle novità è l’obbligo di residenza nelle aree urbane funzionali che nei fatti lascia fuori quasi mezza popolazione italiana. Già questa scelta aveva creato polemiche in passato. Adesso, a pochi giorni dal via dei nuovi incentivi auto 2025, il Codacons mette in evidenza un ulteriore aspetto che rischia di portare a contenziosi legali contro lo Stato. Ci sarebbe infatti una falla normativa nei nuovi incentivi. Quale?

L’attuale elenco delle aree urbane funzionali (83 per un totale di 1.892 Comuni) è stilato sulla base del Censimento generale della popolazione 2011, ma il prossimo 15 novembre l’Istat dovrà aggiornare tale elenco, inserendo nuovi Comuni ed eliminandone altri, sulla base del censimento del 2021. Qui si presentano due criticità importanti secondo l’associazione. Innanzitutto, chi oggi risiede in un Comune che solo a novembre sarà inserito nel nuovo elenco, non potrà accedere al bonus auto elettriche che scatta il 22 ottobre, non possedendo allo stato attuale il requisito previsto dal regolamento. Invece, chi oggi vive in un Comune all’interno di un’area urbana funzionale che da novembre sarà escluso dal nuovo elenco, godrà dell’incentivo pur decadendo a breve il requisito della residenza nella zona urbana funzionale.

Un problema non da poco secondo l’associazione, soprattutto pensando che ci potrebbe essere il rischio che il fondo a disposizione possa andare ad esaurirsi in beve tempo.

Un pasticcio che rischia da un lato di escludere ingiustamente dall’incentivo chi ne avrebbe pieno diritto, dall’altro di portare a un enorme contenzioso legale contro lo Stato Italiano.

BISOGNA RIMANDARE GLI INCENTIVI