Intel, documenti rubati per Microsoft: ex dipendente evita la prigione

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HDblog.it Aug 18, 2025 · 2 mins read
Intel, documenti rubati per Microsoft: ex dipendente evita la prigione
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Un ex ingegnere di Intel è stato condannato per aver sottratto migliaia di documenti riservati prima di entrare in Microsoft, ma eviterà il carcere. Il tribunale federale ha stabilito per lui due anni di libertà vigilata e una multa di oltre 34.000 euro, somma che corrisponde grosso modo al costo di otto mesi di detenzione. La vicenda riguarda Varun Gupta, che per dieci anni aveva lavorato come product marketing engineer per Intel, fino alle sue dimissioni nel gennaio 2020. Prima di lasciare l’azienda, aveva copiato file riservati che contenevano analisi strategiche, presentazioni interne e dati sensibili sulle politiche commerciali di Intel.

Secondo l’accusa, quelle informazioni avrebbero avuto un peso concreto nelle trattative tra Microsoft e Intel sui processori. Fra i documenti spiccava persino una presentazione PowerPoint sulle strategie di prezzo adottate da Intel con alcuni clienti corporate, materiale che, stando ai magistrati, Gupta avrebbe potuto utilizzare per avvantaggiare Microsoft nei negoziati. L’assistente procuratore federale William Narus aveva chiesto otto mesi di reclusione, sottolineando il carattere sistematico e calcolato della violazione e le potenziali conseguenze per il business di Intel.

La difesa, invece, ha insistito sul fatto che Gupta aveva già subito ripercussioni pesanti: aveva versato 40.000 euro per chiudere una causa civile con Intel e, di fatto, aveva compromesso per sempre la sua carriera manageriale nel settore tecnologico. Il suo avvocato David Angeli ha parlato di un errore grave, ma accompagnato da sincero pentimento, e ha chiesto al giudice di considerare sufficienti le sanzioni già patite dal suo assistito.

La giudice Amy Baggio ha scelto una via intermedia: niente carcere, ma una condanna che ribadisce la gravità del furto di segreti industriali. Secondo la magistrata, la notorietà del caso e la perdita di reputazione rappresentano già una punizione rilevante, ma una multa significativa era necessaria per rimarcare la serietà del reato. In aula ha ricordato che sottrarre documenti riservati non è un gesto banale e deve essere trattato come un illecito con conseguenze concrete.

Dopo la sentenza, Gupta ha fatto sapere che non tornerà nel mondo della tecnologia. Insieme alla famiglia si trasferirà in Francia, dove ha iniziato un percorso di formazione in gestione vitivinicola. Una svolta radicale, con cui chiude definitivamente la carriera ingegneristica per dedicarsi alla produzione di vino.