I processori Intel Raptor Lake (e Refresh, quindi Core di tredicesima e quattordicesima generazione) causano crash molto più frequentemente in questo periodo di grande caldo: l’ha segnalato Mozilla, nello specifico lo sviluppatore Gabriele Svelto, citando le statistiche raccolte dal suo browser open-source Firefox in caso di arresti anomali. Il post di Svelto, pubblicato sul social network decentralizzato Mastodon, non indica dati tecnici precisi, ma dice di essere in grado di capire in quali Paesi europei è in corso un’ondata di calore particolarmente intensa semplicemente guardando i crash report del browser. La maggior parte proviene infatti da sistemi basati sui chip Core incriminati.
A questo punto, il problemi di quella generazione di chip Intel, che nonostante tutto è ancora tra le migliori per prestazioni pure (soprattutto in ambito gaming/overclock) proposte dalla società, è ormai tristemente ben noto. L’ha confermato anche Intel stessa, dopo mesi di segnalazioni degli utenti e indagini interne, ed è ormai conosciuto con il “nomignolo” di Vmin Shift Instability. Semplificando molto, la tensione operativa minima del processore aumenta nel tempo fino a raggiungere il “punto di rottura” in cui la troppa energia causa guasti fisici ai componenti. I processori guasti potrebbero funzionare in modo relativamente normale per qualche tempo, ma una volta messi alla frusta il sistema diventerebbe molto instabile, con crash delle applicazioni e non solo.
La temperatura, ovviamente, gioca un ruolo fondamentale in tutto questo. Ed è inevitabile che aumentando quella ambientale ci vada meno sforzo per far raggiungere al chip il punto di rottura - causando crash anche in caso di una banalissima sessione di navigazione internet. “Le cose stanno andando così male che abbiamo dovuto disattivare un bot che inviava automaticamente segnalazioni di crash perché trovava quasi solo crash da persone con sistemi interessati [dal bug Vmin Shift]”, ha aggiunto Svelto in un secondo post.
Intel ha rilasciato degli aggiornamenti del microcodice che sembrano aver risolto il problema in maniera più o meno definitiva, ma è troppo tardi per i processori che sono già stati danneggiati. La società ha aperto un programma di estensione speciale della garanzia in cui i chip rovinati da questo bug vengono sostituiti gratuitamente, tuttavia è facile immaginare che non tutti gli acquirenti dei chip ne faranno uso - magari qualcuno non ne è al corrente, e continua a usare il computer senza sapere bene perché si blocca continuamente. Se non altro, segnalazioni come quella di Mozilla aiutano a diffondere la conoscenza del problema.