Il gigante tecnologico Intel ha destinato la cifra record di 16,55 miliardi di dollari alla ricerca e sviluppo nel settore dei semiconduttori, superando tutti i principali competitor del mercato, ma continua a incontrare difficoltà significative nel tradurre questi massicci investimenti in soluzioni competitive.
Secondo un'analisi condotta da TechInsights e riportata dal quotidiano coreano JoongAngDaily, Intel si distingue dagli altri produttori di chip per il suo approccio integrato: è una delle pochissime aziende ad investire non solo nella progettazione, ma anche nella produzione dei chip.
Una strategia forse da rivedere, al netto degli altissimi costi e da risultati che ancora si faticano a vedere. L'azienda ha chiuso il 2024 con 18,8 miliardi di dollari di perdite.
Intel sta affrontando un radicale processo di ristrutturazione interna: a marzo il cambio ai vertici, con la nomina del nuovo CEO Lip-Bu Tan, poi l'annuncio di una drastica ondata di esuberi per ottimizzare i costi. Ad agosto la svolta storica, con la decisione del governo statunitense di acquistare il 10% delle quote della società.
L'ex CEO Pat Gelsinger aveva investito "decine di miliardi" nello sviluppo dei processi produttivi, concentrando gli sforzi sulla tecnologia 18A, che dovrebbe rappresentare la risposta di Intel al dominio di TSMC nel mercato dei semiconduttori avanzati. Tuttavia, i risultati tardano ad arrivare, con rapporti che indicano problemi di stabilità nei tassi di resa e capacità produttiva insufficiente. Una scommessa estremamente ambiziosa, che fino ad ora non ha ancora ripagato. Importanti novità - questa volta positive per l'azienda statunitense - potrebbero tuttavia arrivare nell'arco dei prossimi mesi.
Samsung ha incrementato drammaticamente la sua spesa, raggiungendo 9,5 miliardi di dollari nel 2024 con un aumento del 71% rispetto all'anno precedente. Ciononostante, anche il colosso coreano fatica a raggiungere risultati significativi nei tempi attesi. Parallelamente, NVIDIA si posiziona come la seconda azienda per investimenti in R&D, con 12,5 miliardi di dollari: il focus in questo caso è sulla progettazione di chip specializzati per l'AI. Curiosamente, TSMC si ferma appena al settimo posto della classifica, con investimenti per 6,36 miliardi di dollari.