Negli Stati Uniti, aziende come OpenAI, Meta, Alphabet, Microsoft e NVIDIA guidano la rivoluzione AI, con quest'ultima prima impresa a superare una valutazione di 4.000 miliardi di dollari. In Cina, invece, Baidu, Alibaba, Tencent e ByteDance stanno recuperando terreno con grande determinazione. E a tal proposito, Altman sottolinea che la corsa all'intelligenza artificiale non si riduce a chi è in testa:
C'è la capacità di inferenza, dove la Cina probabilmente può svilupparsi più velocemente. C'è la ricerca, c'è il prodotto; ci sono molti livelli nel complesso. Non credo che sarà così semplice: sono gli Stati Uniti o la Cina ad avere la meglio?
Il dibattito sui controlli all'esportazione si è acceso soprattutto attorno alle GPU H20 di NVIDIA, ambite dalle aziende cinesi. Gli Stati Uniti avevano inizialmente vietato l'esportazione nell'aprile 2025, per poi revocarla a luglio, dopo un accordo tra il CEO di NVIDIA Jensen Huang e l'amministrazione Trump. Poco dopo, NVIDIA ha dichiarato di aver bisogno di 300.000 GPU H20 prodotte da TSMC per soddisfare la domanda cinese, oltre ai 600-700.000 chip già in magazzino.
Le tensioni riguardano anche la sicurezza nazionale. Gli USA temono che le GPU possano rafforzare le capacità militari cinesi, mentre Pechino teme backdoor o spyware, tanto che il Chief Security Officer di NVIDIA ha pubblicato un articolo intitolato “No Backdoors. No Kill Switches. No Spyware" (link in via 2).
Secondo Altman e Huang, i controlli all'esportazione non sono una soluzione definitiva. Le aziende e i governi possono provare a bloccare certi chip, ma esistono fabbriche alternative, vie di mercato non ufficiali e persino un mercato nero. Financial Times stima che nei primi tre mesi dopo il divieto statunitense, circa un miliardo di dollari di GPU NVIDIA siano stati contrabbandati in Cina. E questa competizione influenza anche le scelte di OpenAI. Il 7 agosto è stato lanciato GPT-5, e pochi giorni prima l'azienda aveva rilasciato due modelli open-source, gpt-oss-120b e gpt-oss-20b, per contrastare la diffusione dei modelli open-source cinesi. Come spiegato da Altman:
Era chiaro che se non lo avessimo fatto, il mondo si sarebbe basato principalmente su modelli open source cinesi. Questo è stato sicuramente un fattore determinante nella nostra decisione. Non è stato l'unico, ma incombeva su di noi.
Insomma, i controlli all'esportazione riusciranno a rallentare la Cina, o finiranno per danneggiare le aziende americane che forniscono l'hardware?