Internet Archive e alcune delle più grandi etichette discografiche mondiali, tra cui Sony e UMG, hanno raggiunto un accordo che pone fine alla causa legale per violazione di copyright legata al Great 78 Project. La causa, che è stata formalmente archiviata dal giudice lunedì 15 settembre, minacciava l'organizzazione no-profit con una potenziale richiesta di danni per la cifra astronomica di 693 milioni di dollari.
Al centro della disputa c'era il Great 78 Project, un'iniziativa di archiviazione avviata sei anni fa dall'Internet Archive con l'obiettivo di digitalizzare e preservare le registrazioni sonore di vecchi e fragili dischi a 78 giri prima che il tempo li renda inascoltabili. Il progetto, lodato da storici e curatori per il suo valore culturale, è stato però visto dalle major discografiche come una violazione dei loro diritti d'autore, portando all'avvio di un'azione legale in un tribunale federale nel 2023.
La battaglia legale si era intensificata nel marzo di quest'anno, quando le etichette discografiche avevano ampliato l'atto d'accusa, portando il numero di opere contestate da 2.749 a 4.624 e richiedendo il massimo dei danni legali previsti, pari a 150.000 dollari per ogni registrazione.
Di fronte a un rischio finanziario così elevato, le due parti hanno avviato le trattative ad aprile, giungendo all'accordo siglato in questi giorni. I termini specifici dell'intesa non sono stati resi pubblici, quindi non è noto se l'Internet Archive dovrà versare una somma di denaro o quali saranno le conseguenze per il futuro accesso pubblico alle registrazioni digitalizzate.
La chiusura del caso rappresenta comunque un sollievo per l'organizzazione, nota soprattutto per la sua Wayback Machine, che evita così un potenziale colpo finanziario devastante e può continuare la sua missione di preservazione della conoscenza digitale.