La Cina rilancia la propria ambizione tecnologica con una novità, il lancio di Intewell, ossia un sistema operativo per robot sviluppato interamente sul territorio nazionale. Dietro questo progetto c’è Kyland Technology, azienda con sede a Pechino, che ha annunciato ufficialmente la piattaforma giovedì scorso.
L’elemento distintivo di Intewell è l’integrazione verticale: il software non si limita a gestire funzioni applicative ma abbraccia l’intera architettura robotica, partendo dal livello dei chip fino alla gestione di compiti complessi. Questo approccio consente un controllo più uniforme ed efficiente delle macchine intelligenti, evitando la frammentazione tipica di molti sistemi attuali che affidano ogni funzione a un programma diverso. È un passo significativo verso quella che alcuni analisti definiscono “robotica generalista”, in cui un’unica piattaforma può coordinare più attività in modo intelligente.
Il presidente di Kyland, Li Ping, ha sottolineato che Intewell rappresenta solo l’inizio di una visione più ampia: creare un ecosistema robotico basato completamente su componenti cinesi, a partire dai semiconduttori. In effetti, Intewell è compatibile con i chip prodotti da aziende nazionali come Huawei, Loongson e Hygon Information Technology. Una scelta che rafforza il tessuto industriale interno, ma che sorprende per la sua apertura a processori di produttori internazionali come Intel, Nvidia e Qualcomm. Il sistema supporta anche le principali architetture, tra cui Arm, x86 e RISC-V, suggerendo una certa flessibilità in questa fase di transizione.
Il debutto di Intewell coincide con un’accelerazione concreta nel campo della robotica cinese: secondo i dati di TrendForce, sei su undici aziende cinesi che hanno avviato la produzione di robot umanoidi nel 2024 prevedono di superare i 1.000 esemplari ciascuna entro quest’anno. Si tratta di un passaggio importante dalla fase sperimentale a quella industriale, con robot sempre più presenti sulle linee produttive piuttosto che confinati nei laboratori.
Tuttavia, restava una lacuna significativa: l’assenza di un sistema operativo AI capace di gestire robot in maniera integrata e fluida. Proprio questa è la sfida che Intewell intende affrontare. Come affermato da Wang Xingxing, CEO di Unitree Robotics, le aziende che riusciranno a offrire una piattaforma "end-to-end" avranno un vantaggio determinante nella corsa alla robotica del futuro.
Il lancio del software ha fatto da cornice anche a un importante accordo di collaborazione tra Guangya Hongdao, società controllata da Kyland, e Hygon, specializzata in microprocessori. Anche se i dettagli dell’intesa non sono ancora pubblici, si tratta di un ulteriore tassello che rafforza la sinergia tra software e hardware nel panorama tech cinese.