Apple sta unificando ancora di più il suo ecosistema: il keynote della WWDC 2025 ha visto protagonisti tutti i sistemi operativi della galassia di Cupertino, che cambiano nomenclatura e linguaggio visivo. Al centro di questo grande cambiamento ci sono le piattaforme più diffuse, ovvero iOS 26 e iPadOS 26: due aggiornamenti che introdurranno moltissime novità.
A cominciare dalle trasparenze del Liquid Design: e cioè la più grande svolta per l'interfaccia dai tempi di iOS 7 (era il 2013), con l'abbandono dello skeuomorfismo a favore di un approccio "flat" e minimale. Vediamo nel dettaglio quali modelli riceveranno questo importante update, e quali invece no.
Una delle ragioni del successo duraturo degli iPhone è la continuità del supporto software garantito da Apple. E iOS 26 non farà eccezione. La beta pubblica sarà distribuita a luglio, mentre il rilascio della versione stabile è fissato per l'autunno.
A riceverlo saranno tutti i melafonini dall'iPhone 11 in avanti. E dunque ad essere tagliati fuori sono iPhone XS, XS Max, iPhone XR e modelli precedenti. Un'altra precisazione importante riguarda le funzionalità legate ad Apple Intelligence, che arriveranno solo su iPhone 15 Pro e Pro Max e su tutta la famiglia iPhone 16 (compreso l'economico iPhone 16e), oltre che ovviamente sui futuri iPhone 17.
Anche iPadOS 26 arriverà come beta pubblica a luglio e in versione stabile in autunno, e anche il sistema operativo per i tablet raggiungerà non solo i dispositivi più recenti, ma anche altri decisamente più datati: non sarà limitato ai modelli con Apple Silicon, insomma. Pure in questo caso, tuttavia, le funzionalità più avanzate, quelle legate ad Apple Intelligence, sono esclusive dei modelli con chip M1 o superiore, oltre che di iPad Mini con A17 Pro.