Secondo quanto emerso, la prossima versione dell'iPad mini (identificata dai nomi in codice J510/J511) sarà equipaggiata con il chip A19 Pro. Ovviamente ci aspettiamo un trattamento simile a quello ricevuto dall'attuale iPad mini 7, quindi non tratterebbe dello stesso processore di punta che Apple prevede di utilizzare nei modelli di iPhone 17 Pro, attesi al debutto il prossimo settembre, bensì della variante con un core grafico in meno che dovrebbe debuttare su iPhone 17 Air.
Se ciò fosse confermato, la notizia implicherebbe anche un identico quantitativo di memoria RAM rispetto ad iPhone, quindi anche il prossimo iPad mini potrebbe fare il salto verso i 12 GB, rispetto agli 8 GB del modello attuale. Oltre a ciò, in linea con le precedenti indiscrezioni, sembra che il prossimo mini potrebbe offrire anche l'attesissimo aggiornamento della tecnologia del display, passando ad un pannello OLED in grado di porre fine all'attuale problema legato alla scarsa qualità del pannello utilizzato su questo formato di iPad.
Dal codice trapelato emergono informazioni anche sul successore dell'iPad "entry-level" (nome in codice J581/J582). Questo modello verrà aggiornato con il processore A18, e le indicazioni suggeriscono un possibile lancio nella primavera del prossimo anno. Anche in questo caso, il passaggio ad A18 significherebbe l'aumento di RAM dagli attuali 6 GB di iPad 11 ai probabili 8 GB di iPad 12, mentre, per quanto riguarda il SoC, ci aspettiamo che sia lo stesso A18 con GPU quad core presente su iPhone 16e.
Mentre la finestra di lancio per l'iPad base sembra quindi più definita, quella per il nuovo iPad mini rimane più incerta. Il codice non ha rivelato una data di uscita e restiamo quindi con tempistiche che ballano tra il 2026 e il 2027, sulla base delle precedenti indiscrezioni.
In ogni caso, questa fuga di notizie direttamente da Apple fornisce la prova più concreta finora sulle specifiche interne dei futuri tablet. Conferma un significativo upgrade prestazionale per entrambi i modelli, con l'iPad mini che si appresta a mantenere il suo status di "piccolo gigante" nell'ecosistema di Cupertino.
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