Nonostante i nuovi rumor, Ming-Chi Kuo non cambia idea. E ribadisce: l'iPhone pieghevole, il primo della storia di Apple, avrà un lettore di impronte digitali fisico per lo sblocco, posto sul tasto di accensione e spegnimento. Una previsione che l'autorevole analista e insider aveva già formulato qualche mese fa, e che adesso conferma malgrado circolino voci sulla possibile integrazione del sensore al di sotto del display.
Apple non ha mai proposto sugli iPhone nessuna delle due soluzioni. Lo sblocco con un lettore fisico gli iPhone del passato lo hanno mantenuto per anni, ma il Touch ID è stato integrato nel pulsante home e mai in quello di accensione. Il lettore sotto il display invece sarebbe una novità assoluta presa in prestito dal mondo Android, dove oggi è di gran lunga il metodo più utilizzato sui prodotti dalla fascia media a salire.
Eppure ultimamente c'è chi ha parlato di lettore di impronte in display a ultrasuoni (più raffinato di quello ottico) per il primo iPhone pieghevole, una possibilità che Kuo respinge:
Circolano voci secondo le quali Apple adotterà un sensore di impronte digitali a ultrasuoni sotto il display, ma lo ritengo improbabile. Dovrebbe essere Luxshare ICT a fornire il modulo Touch ID per il pulsante laterale dell'iPhone pieghevole.
Insomma, evidentemente Kuo ha raccolto indicazioni precise, al punto che fa il nome di quello che dovrebbe essere il fornitore del sistema di sblocco per il quale Apple utilizzerebbe la definizione di sempre, quel Touch ID che ancora oggi alcuni clienti Apple invocano al posto del Face ID. Quest'ultimo, del resto, è fuori dai giochi su iPhone pieghevole per diverse ragioni: l'ulteriore conferma di Kuo sul ritorno al Touch ID è una buona notizia per chi non lo ha mai amato.
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