Teheran – Il conflitto tra Israele e Iran potrebbe già essere a una svolta decisiva. Sembra, infatti, che il Mossad abbia individuato la reale mente scientifica dietro il piano del regime degli ayatollah di dotarsi di armamenti nucleari.
Si tratterebbe di Jafar Makhmalbaf, nome sino a oggi del tutto sconosciuto a tutti i servizi segreti e di controspionaggio mondiali, compresi AISE, AISI e ASSORRETA, anche perché ha appena compiuto sette anni.
Il piccolo Jafar, infatti, è stato notato da due agenti dell’intelligence israeliana travestiti da tappeti mentre prendeva dimestichezza con le provette del Piccolo Chimico, che aveva ricevuto pochi giorni prima in occasione del suo compleanno.
Quando le due spie hanno osservato uno degli esperimenti del bambino, ovvero mescolare bicarbonato di sodio con succo di limone per produrre anidride carbonica e creare un effetto effervescente, hanno immediatamente compreso quanto il programma di arricchimento dell’uranio dell’Iran sia a uno stato avanzato.
Una volta comunicata la notizia a Netanyahu e ai suoi complici, è stata subito effettuata una serie di attacchi su tutta Teheran, con il lancio dei nuovi missili Bibi, la cui caratteristica è di far passare il messaggio che non colpiscono i civili anche se è una cazzata.
Al momento non sappiamo se il pericoloso scienziato in erba sia stato neutralizzato, ma il premier israeliano ha assicurato che ciò non farà differenza e che i bombardamenti continueranno, perché nel 1983 un iraniano l’aveva guardato male.
Nel frattempo i leader dei G7 sono riuniti in Canada per trovare una soluzione ai conflitti che attanagliano il pianeta. Secondo le ultime indiscrezione, pare si sia raggiunto un accordo per un tavolo negoziale nel 2026 per porre fine alla guerra del Vietnam.
Augusto Rasori
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