La digitalizzazione dei servizi pubblici è - e deve essere - specchio e conseguenza di una Pubblica Amministrazione proattiva, che non si limiti cioè a rispondere alle richieste dei cittadini ma che sia in grado di anticiparne i bisogni. Un esempio è la nascita di un figlio: un conto è compilare moduli su moduli per fare richiesta dei certificati di nascita e di residenza, del bonus figli e del medico curante, un altro è aprire l'app sul proprio smartphone e ritrovarsi gli stessi documenti già precaricati dalla PA e semplicemente da attivare una volta dato il nostro assenso.
Intervenendo al Job Day delle pubbliche amministrazioni, il sottosegretario all'Innovazione Alessio Butti ha parlato esplicitamente di "Stato abilitante", cioè che attiva il diritto al verificarsi di un dato evento (la nascita di un figlio, nell'esempio riportato qui sopra, ma i casi di applicazione sono molteplici). "Uno Stato abilitante non aspetta la domanda", spiega il sottosegretario. "Attraverso la digitalizzazione stiamo ridisegnando i servizi attorno alla persona".
In Italia il fiore all'occhiello si chiama IT Wallet, portafoglio digitale per l'accesso a documenti e servizi pubblici come patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. Istituito formalmente con il decreto legge 19 del 2 marzo 2024, IT Wallet si pone come obiettivo la semplificazione dell'accesso e dell'erogazione di servizi pubblici e privati, digitali e fisici, facilitando la presentazione e la verifica della propria identità digitale e delle proprie credenziali.
É il primo in Europa, e a breve verrà integrato all'interno dell'EUDI Wallet che avrà valenza su tutto il territorio comunitario. Recentemente il Garante per la privacy ha dato l'ok alla fase di sperimentazione che prevede la possibilità da parte dei cittadini che aderiranno al test di caricare sul wallet diverse tipologie di documenti, tra cui informazioni ISEE, titoli di studio, laurea universitaria e certificato di residenza.
Con il wallet non chiediamo ai cittadini di caricare documenti che lo Stato già possiede, li attiviamo direttamente dopo aver ricevuto il loro assenso - Alessio Butti
IT Wallet ha avuto una buona accoglienza: a maggio erano già 9 milioni i documenti caricati sulla piattaforma, e dalla scorsa primavera sino ad oggi - ha rivelato il sottosegretario - ne sono stati aggiunti un altro milione. Un discorso analogo può essere fatto per PDND, acronimo che sta per Piattaforma Digitale Nazionale Dati che costituisce uno strumento che abilita l'interoperabilità dei sistemi informativi e dei database della PA e dei gestori di servizi pubblici. Ad oggi sono 8.600 gli enti collegati, con 770 milioni di scambi di dati in due anni.
WolfrimMa non è vero, sia a livello teorico che a livello pratico la patente è più che sufficiente per essere identificati, e in Italia questo vale anche per qualsiasi cittadino UE.
Per esempio, in tutte le strutture ricettive in Italia si può fornire la patente come documento di riconoscimento al momento del check-in, in quanto per la Questura è più che sufficiente (e ci mancherebbe, visto che lo dice la legge).