Izaña-2 entra in azione: laser europei contro i detriti spaziali

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HDblog.it Sep 02, 2025 · 1 min read
Izaña-2 entra in azione: laser europei contro i detriti spaziali
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Sulle pendici del Teide, a Tenerife, si trova una delle coppie più particolari dell’astronomia europea: le stazioni di laser ranging Izaña-1 e Izaña-2 dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Queste strutture, gestite nell’ambito del programma Space Safety, rappresentano un banco di prova per le tecnologie ottiche di nuova generazione, pensate per affrontare uno dei problemi più urgenti del nostro tempo: la crescente minaccia dei detriti spaziali.

I frammenti di vecchi satelliti, razzi e collisioni accidentali popolano sempre più l’orbita terrestre, mettendo a rischio le missioni attive. Secondo l’ultimo Space Environment Report 2025 dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), oggi sono tracciati all’incirca 40 000 oggetti in orbita, di cui circa 11 000 sono satelliti attivi, mentre il resto è costituito da detriti. Per i gestori dei satelliti, evitare impatti è diventata ormai una sfida quotidiana.

L’ESA, attraverso il centro operativo ESOC in Germania, sta sviluppando nuovi strumenti per monitorare e prevenire le collisioni. Tra questi, un ruolo di primo piano lo hanno i laser delle Canarie.

Izaña-2, costruita dalla società tedesca DiGOS, funziona come trasmettitore: invia impulsi laser potentissimi verso i detriti in orbita. Izaña-1, invece, raccoglie i pochi fotoni riflessi dagli oggetti colpiti. Questo scambio invisibile consente di calcolare con estrema precisione la posizione e la traiettoria dei corpi in orbita, fornendo dati indispensabili per determinare orbite affidabili e mettere in campo sistemi di prevenzione delle collisioni.