Jaguar Land Rover cambia CEO: dovrà rilanciare il marchio

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HDblog.it Aug 01, 2025 · 2 mins read
Jaguar Land Rover cambia CEO: dovrà rilanciare il marchio
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Dopo tre anni alla guida del gruppo, Adrian Mardell non sarà più l’amministratore delegato di Jaguar Land Rover. Nonostante un bilancio positivo, fatto di dieci trimestri consecutivi in utile e profitti superiori a due miliardi di euro (2,5 miliardi di dollari), le sfide che la casa automobilistica britannica si trova ad affrontare richiedono una nuova guida, ma non è ancora chiaro chi prenderà il posto di Mardell.

Le cause del cambio alla guida del gruppo

La notizia arriva in un momento tutt’altro che semplice per il costruttore britannico, impegnato in una complessa transizione industriale e colpito da una serie di fattori esterni che minacciano i suoi già fragili equilibri.

La decisione sul cambio di CEO segue quella arrivata a inizio luglio con il licenziamento di cinquecento dirigenti. Il taglio fa parte di una strategia volta a contenere l’impatto della svalutazione del dollaro e del peggioramento delle condizioni commerciali sul mercato statunitense, il più importante per il marchio.

Le difficoltà sono aumentate ulteriormente con l’inasprimento dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Ora modelli come Defender e Discovery, costruiti in Slovacchia, sono soggetti a un’imposta d’importazione del 15%. Anche sui veicoli prodotti nel Regno Unito, come il resto della gamma Land Rover e le Jaguar, pesa un dazio che passa dal 10% al 25% una volta superata la soglia delle centomila unità annuali. Un fattore che rischia di compromettere la competitività dell’intera offerta, in assenza di uno stabilimento produttivo sul suolo americano.

Alle difficoltà commerciali si aggiungono quelle legate allo sviluppo dei nuovi modelli elettrici. La casa ha posticipato il lancio delle versioni a batteria di Range Rover e Range Rover Sport, inizialmente previste per il 2024. Anche il debutto della Jaguar GT, che avrebbe dovuto rilanciare l’immagine sportiva e tecnologica, è ancora incerto.
La scelta di cambiare l’amministratore delegato si inserisce in una strategia volta a rilanciare il marchio che negli ultimi anni ha visto minata la propria percezione. Oggi Jaguar Land Rover viene percepita poco positivamente per la qualità e l’affidabilità. I tentativi finora condotti, quelli sotto la guida di Mardell, non sono stati efficaci. Dalla presentazione del concept Type 00 (accolta da critiche per il design troppo distante dalla tradizione) all’uso di modelli androgini nelle campagne pubblicitarie passando per il restyling del logo e l’uso di colori vivaci come rosa, arancio, crema, la strategia di rebranding non sembra aver funzionato.


In attesa di conoscere il successore di Mardell, non è ancora chiaro se la scelta ricadrà su un volto interno o su una figura esterna. Tra i nomi più citati emerge quello di Rawdon Glover, managing director di Jaguar, che ha gestito con fermezza la presentazione del nuovo corso del brand nonostante le polemiche. Il contesto è tuttavia complicato e si inserisce in un momento di grande instabilità per l’intero settore automobilistico, alle prese con un rallentamento della domanda di veicoli elettrici in Europa, una flessione delle vendite in Cina e le politiche commerciali sfavorevoli degli Stati Uniti.