A soli due mesi dall'uscita di Death Stranding 2: On The Beach, Hideo Kojima ha rilasciato una dichiarazione sorprendente e malinconica riguardo al futuro della serie. Durante una tappa del "World Strand Tour" in Arabia Saudita, Kojima ha rivelato di aver già ideato un terzo capitolo, ma ha anche espresso il dubbio che sarà lui a realizzarlo.
Rispondendo a una domanda del pubblico su un eventuale Death Stranding 3, il game director ha affermato: "Al momento non ho in programma di farlo, perché il finale di Death Stranding 2 era il mio finale per il primo e il secondo capitolo. Ma ho già scritto il concept di DS3, quindi ce l'ho salvato nei dati. Spero che qualcuno lo creerà per me".
Queste parole si non fanno altro che richiamare alcune recenti riflessioni di Kojima sulla propria salute, sulla fragilità della vita e sul futuro del suo studio, Kojima Productions, dopo di lui. Già a giugno, aveva sottolineato che, una volta che non ci sarà più, il suo team non dovrà cercare di replicare pedissequamente il suo lavoro, per non decretare il fallimento dello studio. La sua dichiarazione su DS3 sembra quindi un'estensione di questo pensiero: un passaggio di testimone, un'idea lasciata in eredità ad altri.
Il primo Death Stranding è uscito nel 2019 e ci sono voluti sei anni per produrre il sequel, un processo rallentato, come ha ricordato lo stesso Kojima, anche dalla pandemia di COVID-19. La prospettiva di un'altra lunga attesa, unita alle riflessioni personali del suo autore, rende il futuro della saga tanto affascinante quanto incerto.
Sebbene un Death Stranding 3 diretto da Kojima non sia nei suoi piani attuali, l'idea per un nuovo capitolo esiste. Resta da vedere se e quando "qualcun altro", come sperato dal suo creatore, raccoglierà il concept per espandere ulteriormente l'incredibile universo di Death Stranding.