L'AI non vi ruberà il lavoro, dice il CEO di Google

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HDblog.it Jun 05, 2025 · 1 min read
L'AI non vi ruberà il lavoro, dice il CEO di Google
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L'AI avrà effetti catastrofici sul mercato del lavoro? Esiste almeno una persona che non la pensa così — e incidentalmente è anche a capo di una delle aziende che sta investendo di più nell'intelligenza artificiale. Durante un'intervista al Bloomberg Tech Conference di San Francisco, il numero uno di Google Sundar Pichai ha affermato che l'AI non eliminerà posti di lavoro, ma fungerà da acceleratore per la produttività.

Pichai ha spiegato che l’AI consentirà agli ingegneri di abbandonare attività ripetitive per focalizzarsi su progetti ad alto impatto. Questo, ha affermato, si tradurrà in nuovi prodotti, linee di business e quindi in più opportunità di impiego. “Ci troviamo ancora in una fase ingegneristica, ma prevedo che continueremo a crescere anche l’anno prossimo”, ha detto. E ha ribadito che le assunzioni non si fermeranno.

Nonostante Alphabet abbia avviato tagli mirati anche nel 2025, meno di 100 persone nel cloud e alcune centinaia nei team di piattaforme e dispositivi, il CEO ha sottolineato che le riduzioni sono state contenute rispetto ai 12.000 licenziamenti del 2023 e ai mille dell’anno successivo. L’attenzione ora si concentra sull’espansione di settori strategici come i veicoli autonomi di Waymo, il calcolo quantistico e la crescita vertiginosa di YouTube, soprattutto in mercati chiave come l’India dove la piattaforma conta ben 100 milioni di canali e 15.000 con oltre un milione di iscritti.

Riguardo alle preoccupazioni sull'impatto dell'AI sul mercato del lavoro, Pichai ha riconosciuto la validità di tali timori, citando le dichiarazioni del CEO di Anthropic, Dario Amodei, secondo cui l'AI potrebbe sostituire la metà dei lavori d'ufficio di livello base entro cinque anni. Tuttavia, Pichai ha enfatizzato l'importanza di un dibattito aperto su questi temi, sottolineando che l'AI dovrebbe essere vista come uno strumento per migliorare il lavoro umano, non per sostituirlo.

E poi c'è il grande tema dell'AGI, l'idea che un domani l'umanità creerà una forma di AI con capacità cognitive umane o addirittura superiori. Pichai ha ammesso che non esiste alcuna certezza:

Abbiamo davanti a noi un enorme potenziale, ma le curve tecnologiche sono piene di plateaux temporanei. Nessuno può dire con certezza se arriveremo davvero all’AGI.