L'app di ChatGPT è una miniera d'oro per OpenAI. Lo dicono i numeri che emergono dall'ultima analisi di Appfigures, cifre non ufficiali e quindi viziate da un certo grado di inaccuratezza ma comunque significative del successo del chatbot americano, di quanto renda in assoluto e rispetto ai concorrenti. Secondo il report, dunque, l'app di ChatGPT si è affermata come punto di riferimento nel mercato degli assistenti AI per il pubblico generalista.
Dal momento in cui è disponibile negli store di applicazioni, a maggio 2023, l'app ha fruttato a OpenAI 2 miliardi di dollari in tutto il mondo. Di questi, ben più di 1 miliardo (1,35) è finito nelle casse dell'azienda nell'ultimo periodo, cioè nei primi 7 mesi del 2025, una crescita dunque enorme rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con i proventi che ammontavano ad appena 174 milioni di dollari. Un +673% nel confronto anno su anno che indica una vera e propria esplosione di ChatGPT sul piano commerciale.
I concorrenti seguono, e nemmeno a breve distanza. Il primo tra gli inseguitori secondo Appfigures è Grok, il chatbot AI di xAI, l'azienda di Elon Musk: nei primi 7 mesi del 2025 ha incassato 25 milioni di dollari circa contro gli 1,35 miliardi di dollari - lo ribadiamo - del prodigio di OpenAI. Dividendo i ricavi con il numero di download si scopre che ChatGPT ha fruttato 2,91 dollari per installazione, che salgono a 10 dollari circa limitando l'analisi agli USA. Qui il divario rispetto al primo degli "altri" si riduce: ogni download nel mondo dell'app di Claude ha fruttato 2,55 dollari, ma la differenza abbastanza piccola è dovuta per buona parte all'enorme popolarità di ChatGPT usato anche da tantissimi che si accontentano del piano gratuito.