L'app di Meta AI genera rischi enormi per la privacy e gli utenti non lo sanno

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HDblog.it Jun 13, 2025 · 2 mins read
L'app di Meta AI genera rischi enormi per la privacy e gli utenti non lo sanno
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L'applicazione dedicata di Meta AI, disponibile dallo scorso aprile, sembra basarsi su un'idea di fondo tanto bizzarra quanto potenzialmente pericolosa: trasformare le conversazioni private e personali degli utenti con un chatbot in una sorta di feed social pubblico. Il risultato, come era lecito attendersi, sta generando un vero e proprio incubo per la privacy, con un numero crescente di utenti che condivide involontariamente informazioni estremamente sensibili, apparentemente senza rendersene conto.

La causa non sembra essere un bug tecnico, ma una precisa e problematica scelta di design. L'interfaccia dell'app Meta AI non comunica in modo chiaro ed efficace quali siano le impostazioni di visibilità di una conversazione quando viene condivisa. Secondo quanto emerge, infatti, la privacy dei post sembra essere ereditata direttamente dal profilo social utilizzato per l'accesso: se si effettua il login con un account Instagram pubblico, anche le proprie interazioni con l'AI diventano pubbliche per impostazione predefinita, senza avvisi evidenti che mettano in guardia l'utente.

Le conseguenze di questa ambiguità sono già visibili sul feed pubblico dell'app. L'esperta di sicurezza Rachel Tobac, insieme ad altri osservatori, ha già individuato conversazioni che includono indirizzi di casa, dettagli sensibili di procedimenti giudiziari, richieste di consigli su come evadere le tasse o persino lettere di referenze contenenti nomi e cognomi di persone reali.

Questo approccio sembra ignorare lezioni fondamentali della storia di internet, come il disastroso caso della pubblicazione delle ricerche (seppur pseudo-anonime) degli utenti da parte di AOL nel 2006. Trasformare dati intrinsecamente privati in contenuti social è una ricetta per il disastro, motivo per cui i motori di ricerca tradizionali non hanno mai intrapreso una strada simile.

Forse anche a causa di queste criticità, l'adozione dell'app Meta AI è stata finora piuttosto tiepida. Secondo i dati della società di analisi Appfigures, dal suo debutto il 29 aprile, l'applicazione ha registrato solo 6,5 milioni di download: un numero esiguo per un prodotto di punta su cui Meta ha investito miliardi di dollari. Nel frattempo, mentre la piattaforma inizia a popolarsi anche di contenuti di trolling che ne mettono in luce le debolezze, restano seri interrogativi sulle decisioni prese in fase di progettazione e sulla gestione della privacy da parte di uno dei più grandi colossi tecnologici al mondo.