L'ESA segnala tre missioni a rischio a causa dei tagli NASA

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HDblog.it Jun 14, 2025 · 1 min read
L'ESA segnala tre missioni a rischio a causa dei tagli NASA
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L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha lanciato un forte avvertimento in merito alle conseguenze dei tagli al bilancio NASA proposti dall’amministrazione Trump per l’anno fiscale 2026. Durante una conferenza stampa giovedì 12 giugno, la direttrice della Scienza dell’ESA, Carole Mundell, ha indicato che tre missioni strategiche in collaborazione con la NASA – il rivelatore di onde gravitazionali LISA, l’orbiter per Venere EnVision e il maggior osservatorio a raggi X mai progettato, NewAthena – sarebbero in pericolo se i tagli dovessero concretizzarsi.

Mundell ha sottolineato che su 19 missioni condivise, 16 sembrano ancora gestibili, mentre queste tre richiederebbero azioni correttive immediate. “Stiamo monitorando tre potenziali missioni che, se la proposta restasse così com’è, avrebbero necessità di interventi di recupero”, ha dichiarato a space.com.

Il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, ha ribadito che il processo negli Stati Uniti è ancora in corso e che la decisione finale spetta al Congresso. Tuttavia, ha chiarito che l’ESA si sta già organizzando: “Nessuna decisione è stata ancora presa, stiamo solo aspettando la definizione del budget al Congresso”.

Tra gli altri progetti colpiti, c’è la missione gemella Sentinel‑6C, dedicata al monitoraggio del livello del mare, nonché il rover marziano Rosalind Franklin, che rischia ritardi: i componenti statunitensi (lanciatorie, unità termica a radioisotopi e motore di aerofrenaggio) potrebbero dover essere sviluppati interamente in Europa, ritardando la missione programmata per il 2028.

Il contesto è critico: gli USA propongono una riduzione del budget NASA di circa il 24%, colpendo in particolare la scienza, con tagli fino al 47 % per il Science Mission Directorate aerosociety.com. La Planetary Society stima che se approvati, circa 41 missioni verrebbero cancellate o drasticamente ridimensionate.

Mundell ha espresso fiducia nella capacità europea di reagire: “Valutiamo le nostre opzioni per replicare o sostituire i contributi mancanti”. Aschbacher ha aggiunto che l’ESA mira a rafforzare l’autonomia europea nello spazio, riducendo la dipendenza da collaborazioni vulnerabili ai cambiamenti nel bilancio statunitense.

Nel frattempo, l’ESA è pronta a varare un piano di riserva prima della riunione ministeriale prevista per novembre, nella quale gli Stati membri approveranno il budget triennale. Nonostante le pressioni, l’agenzia europea vuole garantire la continuità scientifica e l’indipendenza strategica