L'Europa spinge il riciclo dei veicoli a fine vita

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HDblog.it Jun 18, 2025 · 2 mins read
L'Europa spinge il riciclo dei veicoli a fine vita
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Ogni anno, circa 6 milioni di veicoli giungono al capolinea, trasformandosi potenzialmente in un'enorme montagna di rifiuti, stimata in ben 6 milioni di tonnellate solo dal settore automobilistico. Tuttavia, questa prospettiva sta per cambiare radicalmente. Infatti, l'Unione Europea ha intrapreso un percorso ambizioso per trasformare i veicoli a fine vita da problema a risorsa, promuovendo un'economia circolare che dia nuova vita a componenti preziosi.

A distanza di due anni dalla proposta iniziale della Commissione Europea, il Consiglio dell'Unione Europea ha recentemente adottato una posizione decisa sul regolamento sui veicoli a fine vita (ELV). L'obiettivo è chiaro, ossia garantire che i nuovi veicoli siano progettati fin dall'inizio per essere facilmente riutilizzabili, riciclabili e recuperabili. Si tratta di un passo fondamentale non solo per l'ambiente, ma anche per la competitività delle industrie europee.

Il nuovo regolamento introduce un obiettivo obbligatorio per la plastica riciclata nei nuovi veicoli, con una progressione chiara: il 15% entro 6 anni dall'entrata in vigore, il 20% entro 8 anni e il 25% entro 10 anni. Questa mossa apre inoltre la strada all'introduzione di futuri obiettivi per l'acciaio, l'alluminio e le materie prime critiche riciclate, riconoscendo il vasto potenziale di recupero in questi settori. Come ha sottolineato Paulina Hennig-Kloska, Ministra polacca per il Clima e l’Ambiente:

Il regolamento sui veicoli fuori uso rappresenta una svolta per l’Europa...Con la posizione del Consiglio, questa legislazione non solo aumenterà la competitività delle nostre industrie automobilistiche e del riciclo, ma ridurrà anche al minimo la burocrazia.

La portata del regolamento è stata notevolmente ampliata. Non si limiterà più solo ad auto e furgoni, ma includerà anche camion pesanti, ciclomotori, quadricicli, e persino alcuni veicoli per uso speciale come gru mobili e ambulanze. Per tutti questi mezzi, la progettazione dovrà facilitare la rimozione dei componenti e i produttori saranno tenuti a sviluppare una strategia di circolarità e a etichettare i diversi elementi.

Un aspetto cruciale della nuova normativa è la responsabilità estesa del produttore (EPR). Questo significa che i produttori saranno responsabili dell'intero ciclo di vita dei loro prodotti, inclusa la gestione dei rifiuti post-consumo. Essi dovranno coprire i costi di trasporto dei veicoli a fine vita verso gli impianti di trattamento e persino i costi per i veicoli di cui il produttore è sconosciuto o inesistente, in proporzione alla loro quota di mercato. Per camion e motociclette, la copertura si estende all'intera filiera di trattamento.

Il regolamento stabilisce anche chiare direttive per la raccolta e il trattamento dei veicoli. Vengono specificati gli impianti autorizzati dove i veicoli devono essere portati, e viene severamente vietata la frantumazione mista di veicoli fuori uso con altri rifiuti, a meno che non siano rispettati rigorosi criteri di qualità. Infine, per prevenire il traffico illecito di veicoli non più utilizzabili, sarà vietato esportare al di fuori dell'UE i veicoli non più in condizioni di essere utilizzati, con controlli doganali completamente automatizzati per garantire la conformità.