L’Europa ha ampliato la sua rete di alleanze spaziali in Asia, stringendo due nuovi accordi. Durante il 76° Congresso Astronautico Internazionale (IAC) di Sydney, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha firmato un memorandum d’intesa con la Corea AeroSpace Administration (KASA) e ha confermato l’avvio di una missione congiunta con il Giappone per lo studio dell’asteroide Apophis.
L’intesa con la Corea del Sud, firmata il 1° ottobre, prevede l’uso condiviso delle stazioni di terra per il controllo e il tracciamento delle missioni, oltre a collaborazioni future in ambiti strategici come l’esplorazione spaziale, la ricerca scientifica e la sicurezza nello spazio. Il documento include anche la volontà di cooperare sul fronte della meteorologia spaziale, sempre più cruciale per la protezione di satelliti e infrastrutture terrestri. Josef Aschbacher, direttore generale dell’ESA, ha parlato di “un passo importante per rafforzare i nostri sistemi e imparare l’uno dall’altro”.
Dopo il successo della sonda Danuri, in orbita intorno alla Luna dal 2022, la Corea del Sud punta ora a far atterrare un proprio lander lunare, utilizzando un razzo domestico, e sogna di creare una base lunare entro il 2045. Per testare le tecnologie necessarie, il Paese ha persino iniziato a trasformare una vecchia miniera in un sito di simulazione lunare.
Sul fronte giapponese, l’ESA ha confermato la collaborazione con la JAXA nella missione Ramses, che partirà insieme alla sonda nipponica Destiny+ a bordo di un razzo H3. L’obiettivo: analizzare l’asteroide Apophis, noto per il suo passaggio ravvicinato alla Terra previsto nel 2029. Inizialmente Destiny+ era destinata a studiare l’asteroide 3200 Phaethon, ma i ritardi di lancio hanno aperto la possibilità di un “viaggio in car sharing” spaziale con l’Europa.
Secondo Aschbacher, Ramses rappresenta “un esempio di cooperazione agile ed efficiente tra due agenzie spaziali”, oltre che un simbolo della crescente sinergia tra Europa e Asia. L’ESA dovrà comunque ottenere a novembre il via libera finale al finanziamento del progetto dai suoi Stati membri, ma i lavori di sviluppo della sonda sono già in corso. L’incertezza sui fondi NASA e il rallentamento di alcuni programmi congiunti hanno spinto l’ESA a diversificare le proprie collaborazioni, aprendo anche un dialogo con l’India per progetti futuri.