Sarà discussa il prossimo 17 luglio l'udienza in Appello del procedimento che vede contrapposte la Alisea, azienda benefit di Vicenza, e Apple, accusata dalla realtà veneta di aver copiato il design della matita Perpetua per realizzare la Apple Pencil di 2ª generazione. Il contenzioso, avviato nel dicembre 2022, ha già attraversato una prima fase giudiziaria conclusasi nel 2024 con un esito favorevole per la società di Cupertino. Alisea non ha tuttavia rinunciato a portare avanti la propria azione legale, ritenendo di dover difendere non solo la propria creatività e progettualità, ma anche un modello produttivo legato alla valorizzazione del Made in Italy e della sostenibilità.
Secondo l'azienda fondata da Susanna Martucci, Apple avrebbe ripreso in modo troppo simile le linee caratteristiche della matita Perpetua, un oggetto che si distingue per la sua forma con un solo lato piatto e il resto tondo. A supporto delle proprie tesi, Alisea ha commissionato un esame tecnico-comparativo, il quale sosterrebbe che i due oggetti sarebbero molto simili e potenzialmente confondibili per il pubblico. Il primo tentativo di risoluzione extragiudiziale non ha avuto esito positivo, e la controversia è così approdata in tribunale. La sentenza di primo grado non ha riconosciuto le ragioni dell'azienda italiana, ma il secondo grado si presenta ora come un nuovo banco di prova per stabilire eventuali responsabilità in materia di design industriale.
LA STORIA DI PERPETUAPerpetua nasce nel 2014 come parte del progetto di economia circolare promosso da Alisea. È realizzata in zantech, un materiale brevettato ottenuto dalla polvere di grafite destinata allo smaltimento e poi riciclata. La sua particolarità sta anche nella capacità di scrivere su carta e interagire con i touchscreen, grazie alla composizione del materiale. Il design innovativo e la filosofia sostenibile che ne ha guidato la creazione hanno portato Perpetua a ricevere importanti premi, tra cui la Menzione d'Onore al Compasso d'Oro ADI. La matita è stata inoltre scelta come strumento ufficiale del Giubileo 2025.
Ma l'identità del progetto non si esaurisce nel prodotto: alla logistica, al confezionamento e alla gestione del magazzino collaborano infatti i ragazzi e i volontari della cooperativa sociale Agape-Fraglia di Vicenza, rafforzando il legame tra innovazione e inclusione. Per Alisea, l'eventuale riconoscimento della paternità del design non sarebbe solo una vittoria aziendale, ma un segnale per l'intero sistema produttivo italiano che opera nel rispetto dell'ambiente e delle persone.
Susanna Martucci ha sottolineato come la battaglia legale non sia dettata esclusivamente da motivazioni economiche: "Il nostro scopo è di veder tutelato e riconosciuto il nostro lavoro. Ma, in un senso più ampio e profondo, si tratta di fare quanto in nostro potere per tutelare l'intero patrimonio del Made in Italy". Nonostante le difficoltà di affrontare in giudizio un colosso come Apple, l'azienda veneta ha deciso di procedere, mossa dalla convinzione che il proprio design meriti tutela e riconoscimento.
L'esito dell'Appello potrebbe avere implicazioni significative sul fronte della tutela della proprietà intellettuale per le piccole e medie imprese italiane che operano nel settore del design. La vicenda tra la matita Perpetua e l'Apple Pencil, pur trattandosi di oggetti apparentemente distanti per tecnologia e mercato, solleva infatti interrogativi fondamentali sul confine tra ispirazione e imitazione, e sulla capacità dei sistemi giuridici di garantire equità nei rapporti tra attori dalle forze profondamente asimmetriche.