L'occhio che scruta la Terra: al via la missione NISAR

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HDblog.it Jul 17, 2025 · 3 mins read
L'occhio che scruta la Terra: al via la missione NISAR
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Una straordinaria collaborazione tra la NASA e l'Organizzazione Indiana per la Ricerca Spaziale (ISRO) sta per dare i suoi frutti con il lancio imminente del satellite NISAR (NASA-ISRO Synthetic Aperture Radar). Questo avveniristico osservatorio spaziale promette di trasformare radicalmente la nostra comprensione del pianeta, offrendo una visione tridimensionale dettagliata e dinamica della Terra come mai prima d'ora. Il suo obiettivo primario è monitorare quasi tutte le superfici terrestri e coperte di ghiaccio del nostro pianeta, con una frequenza sorprendente di due volte ogni dodici giorni.

Il lancio di NISAR è previsto per la fine di luglio dal Satish Dhawan Space Centre di ISRO a Sriharikota, sulla costa sud-orientale dell'India. Si tratta di una cooperazione spaziale internazionale, che unisce le competenze di due delle agenzie spaziali più importanti al mondo per affrontare alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo, come i cambiamenti climatici e i disastri naturali.

Ma come fa NISAR a "vedere" la Terra con tanta precisione? Il segreto risiede nella sua tecnologia all'avanguardia: il radar ad apertura sintetica (SAR). Il satellite è equipaggiato con due strumenti radar distinti: un sistema in banda S fornito da ISRO e un sistema in banda L fornito dalla NASA. Questi due sistemi lavorano in tandem, inviando segnali che penetrano nuvole e vegetazione, permettendo al satellite di raccogliere dati giorno e notte, con qualsiasi condizione meteorologica. Ogni segnale è sensibile a diverse caratteristiche della superficie terrestre, specializzandosi nella misurazione di attributi specifici come il contenuto di umidità, la rugosità della superficie e il movimento. La capacità di rilevare spostamenti del terreno e delle superfici ghiacciate fino al centimetro è una caratteristica distintiva che renderà i dati di NISAR incredibilmente preziosi.

NISAR fornirà informazioni cruciali per la protezione delle comunità, consentendo una migliore comprensione dei processi legati a fenomeni naturali e eventi catastrofici. Pensate a terremoti, eruzioni vulcaniche, subsidenza del suolo e frane: i dati di NISAR aiuteranno gli scienziati a monitorare e prevedere questi eventi con maggiore precisione. Non solo, la sua abilità di penetrare le nuvole sarà fondamentale per le risposte urgenti a disastri meteorologici come uragani, mareggiate e inondazioni, fornendo mappe dettagliate che illustrano cambiamenti sia graduali che improvvisi sulle superfici terrestri e ghiacciate.

La collaborazione per la missione NISAR è un esempio lampante di sinergia globale. Il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, con sede nella California meridionale, ha guidato la componente statunitense del progetto, fornendo il radar SAR in banda L, l'antenna riflettore radar, il braccio dispiegabile, un sottosistema di comunicazione ad alta velocità per i dati scientifici, i ricevitori GPS, un registratore a stato solido e un sottosistema dati del carico utile. Il Goddard Space Flight Center della NASA, nel Maryland, gestirà la Near Space Network, che riceverà i dati in banda L di NISAR.

Il Space Applications Centre ha fornito il SAR in banda S della missione, mentre l'U R Rao Satellite Centre ha costruito il bus del veicolo spaziale. Il razzo vettore proviene dal Vikram Sarabhai Space Centre e i servizi di lancio sono gestiti dal Satish Dhawan Space Centre. Le operazioni della missione satellitare saranno curate dalla ISRO Telemetry Tracking and Command Network. Infine, il National Remote Sensing Centre sarà responsabile della ricezione dei dati in banda S, della generazione dei prodotti operativi e della loro diffusione.