Quello che scrivi non ha senso se iniziamo a parlare di indicatori economici o sociali. Non ce ne facciamo niente della libertà se poi mancano servizi basilari come la sanità o se il nostro modello a lungo termine non permette il sostentamento delle casse.
Noi abbiamo fatto il boom a debito, loro organizzano l'economia a 20/30/40 e 50 anni.
Xi Jinping in questo momento sta mettendo in cantiere opere o filiere che non vedrà con i propri occhi, in Occidente non va niente che non dia "risultati" utili alla prossima tornata elettorale.
MaurobNono, attenzione! Che non passi che sono quel tipo di ottuso che non capisce il valore di quello che ha!!!
Italia tutta la vita ma è inutile nascondersi dietro gli ideali quando mancano le cose basilari. Se chiedessi ad un poveraccio di Gaza se preferirebbe la nostra democrazia che li guarda morire di fame o la dittatura cinese che ha costruito da zero il paese ti direbbe che vuole la seconda. Anche perché quelli che può si riempiono la bocca di libertà sono quelli che inneggiano ai regimi totalitari...
Tu probabilmente non ci sei mai stato in Cina ma ti dico che lì le cose funzionano e si capisce dal fatto che non sono le attrazioni turistiche a funzionare ma l'intero sistema capace di tenere bagni pubblici sotto edifici mezzi diroccati puliti meglio di quelli dei nostri ospedali. Bagni pubblici con aria condizionata, prodotti per igiene femminile e sistemi elettronici che ti dicono quali bugigattoli sono liberi e quali occupati.
JànosQuattro giorni a Shanghai possono impressionare chiunque: è una città straordinaria. Ma per capire se un modello funziona servono dinamiche di medio periodo. Alcuni dati oggi sono scomodi per la Cina: popolazione in calo e fertilità molto bassa; settore immobiliare in crisi (Evergrande in liquidazione e investimenti edilizi in forte contrazione); disoccupazione giovanile a livelli elevati tanto che le statistiche sono state sospese e poi ricalcolate. Questi elementi non negano i successi, ma mostrano vulnerabilità strutturali.
Il punto però non è Occidente buono, Cina cattiva. È più semplice: qualsiasi sistema, per durare e migliorare, ha bisogno di dissenso protetto e di informazione affidabile. Non sono gli espertoni come me ad affermarlo, ma la ricerca economica e politologica degli ultimi anni mostra ripetutamente che istituzioni aperte - che permettono a chi non è daccordo di farsi sentire, a giornali e opposizione di indagare, ai tribunali di controllare - correggono gli errori prima che diventino falle sistemiche. Dove il dissenso è rischioso, gli errori si accumulano sotto traccia. Per questo, tengo stretti i nostri "politicanti da circo": non perché mi piaccia il circo, ma perché la loro competizione - spesso fastidiosa - è il prezzo dellautocorrezione. È ciò che, nel lungo periodo, abbassa la probabilità di crisi non gestibili.
Prima di Shanghai sono stato per circa 2 settimane in Australia. Sydney è una città stupenda da quasi ogni punto di vista ma avendo visto anche altre città e soprattutto l'entroterra posso dire che vivono praticamente gli stessi problemi di altri paesi occidentali. Nei supermercati tengono sotto chiave il deodorante perché le persone (soprattutto gli aborigeni) sniffano gli spray.
Poi in molte zona vige il cashless per problemi di violenze legati a furti e rapine di gente drogata la cui disperazione porta a comportamenti di ogni genere.
KemicalPensa che poter scrivere nei commenti la cosidetta roba da bambini tipo "sinistri, risorse e capitano" (che onestamente pure io odio) sono la più alta forma di democrazia. Nella grandiosa Cina puoi scriverlo? Puoi esprimere il dissenso in maniera aperta?
Mi tengo stretta la mia imperfetta democrazia al posto di un governo che riempie gli occhi delle persone con specchietti per le allodole come la città di Chongqin o il controllo totale di ogni sfera personale di una persona sia dentro che fuori le mura casalinghe
JànosÈ possibile che il sistema cinese stia funzionando meglio di quello occidentale. Prima di tutto, non è detto che ciò dipenda da una migliore qualità delle premesse politiche e sociali, potrebbe ben dipendere dal punto in cui il paese si trova nella sua traiettoria di crescita (tutte le nazioni occidentali, nei primi decenni di crescita, hanno avuto uno sviluppo economico, tecnico e industriale rapido e intenso).
In ogni caso, quel modello politico porta inesorabilmente ad un crollo, che averrà inevitabilmente, prima o poi. Infatti, a quel sistema politico manca un tassello fondamentale per la sopravvivenza di lungo termine: non è indispensabile la libertà, non è centrale la democrazia in senso lato, ma è decisivo che sia tutelato il dissenso. Anche il sistema più elaborato, complesso, giusto, di successo deve confrontarsi con i cambiamenti che intervengono al suo interno e nell'ambiente esterno nel quale esiste. In presenza di questi fattori, è indispensabile potersi autocorreggere e ciò è impossibile se non è tutelata la possibilità che, sistematicamente, qualcuno alzi la mano e dica semplicemente "io non sono d'accordo, discutiamo".
Dunque, teniamoci stretti i politicanti da circo; non per tutelare i diritti umani, non per tutelare la libertà di parola, non per tutelare l'agenda woke, nè per la patria, nè per avere le tecnologie migliori o qualsiasi altra caratteristica del sistema possiamo immaginare, ma solo perchè è permesso intrinsecamente che il sistema possa essere evoluto.
Sono da poco tornato da Shanghai, sono stato appena 4 giorni... Consiglio a tutti di andarci per capire cosa sia il mondo al di fuori dal nostro paese/continente che è vecchio e paralizzato ormai da 30/40 anni. Purtroppo lì non hanno il problema dei politicanti da circo che abbiamo noi e le persone non hanno la necessità di scrivere nei commenti roba da bambini tipo "i sinistri", le "risorse", "il Capitano" et simila.