La Cina trasforma munizioni d'artiglieria in missili plananti guidati dall'AI

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HDblog.it May 20, 2025 · 2 mins read
La Cina trasforma munizioni d'artiglieria in missili plananti guidati dall'AI
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Un gruppo di ricercatori dell’Università nazionale di tecnologia della difesa a Changsha, in Cina, sta sperimentando una nuova modalità per trasformare munizioni di artiglieria terrestre in alianti capaci di colpire obiettivi in volo. Il progetto prende forma con il prototipo Tianxing-1, sviluppato sotto la guida del professor Zhang Shifeng, e si propone di offrire un’alternativa economica ai tradizionali sistemi missilistici antiaerei.

Il Tianxing-1 – che significa “Stella del cielo” – nasce da un razzo d’artiglieria modificato, dotato di alette mobili e superfici alari per generare portanza, trasformandolo in un aliante subsonico dopo la fase di spinta iniziale. Il razzo non è dotato di motore autonomo nella fase di volo libero, ma è in grado di orientarsi e correggere la propria traiettoria grazie a un algoritmo di guida avanzato, capace di ridurre l’errore di mira da 50 metri a meno di 1 metro.

Si tratta di un approccio originale al tema della difesa antiaerea: anziché affidarsi esclusivamente a costosi missili telecomandati, l’idea è quella di impiegare in massa questi razzi plananti per neutralizzare bersagli come elicotteri, droni in sorvolo o altri obiettivi a bassa velocità e quota ridotta. Il loro impiego potrebbe rivelarsi utile anche in funzione di interdizione aerea o per creare zone di esclusione con una spesa contenuta.

Il principio alla base ricorda le origini dell’artiglieria a razzo, che affondano le radici nella Cina medievale e che si sono evolute nel tempo fino ai moderni sistemi mobili d’artiglieria come l’americano HIMARS. Sebbene questi sistemi siano progettati principalmente per colpire obiettivi terrestri, la ricerca cinese apre ora alla possibilità di adattarli anche per minacce aeree.

Il prototipo Tianxing-1 ha già mostrato prestazioni incoraggianti durante i test, raggiungendo una velocità di circa 200 metri al secondo (pari a 720 km/h), rimanendo però ancora inadatto a inseguire bersagli veloci come jet da combattimento o droni ad alta manovrabilità. Il sistema è descritto come una piattaforma di prova, utile per sviluppare e testare tecnologie di guida avanzata applicabili in contesti reali.

Infatti, secondo quanto riportato dal South China Morning Post, una versione successiva del progetto, il Tianxing-2, avrebbe già completato alcune prove sperimentali in una regione della Cina nordoccidentale, dimostrando ulteriori miglioramenti nella precisione e nell’autonomia di navigazione.

Questo tipo di tecnologia potrebbe rappresentare un’opzione intermedia fra l’artiglieria convenzionale e le difese missilistiche sofisticate, offrendo maggiore flessibilità e convenienza economica, soprattutto in situazioni dove conta la saturazione del cielo più che la potenza o la velocità assoluta dell’intercettazione. La pubblicazione dei risultati della ricerca sul Journal of National University of Defence Technology mostra inoltre come la sfida principale risieda nella capacità di guidare con precisione alianti privi di propulsione verso bersagli in aria.