L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) è stata selezionata dalla Commissione europea per partecipare alla fase di sperimentazione di una nuova applicazione di verifica dell'età, concepita per impedire l'accesso dei minori a contenuti pornografici sulle piattaforme digitali. L'iniziativa si inserisce nel quadro delle disposizioni introdotte dal Regolamento (UE) 2022/2065, noto come Digital Services Act (DSA), in vigore dal 17 febbraio 2024, che impone agli operatori online l'obbligo di proteggere in modo rafforzato i diritti fondamentali degli utenti, con un'attenzione particolare ai più giovani.
IL RUOLO DI AGCOM NELLA SPERIMENTAZIONE EUROPEAIl progetto europeo, promosso nell'attesa del pieno dispiegamento del Portafoglio di identità digitale dell'UE (regolamento 2024/1183, entrata in vigore prevista entro la fine del 2026), punta a sviluppare entro l'estate del 2025 un sistema provvisorio ma efficace di age verification. Il cuore della proposta è un'applicazione open source, basata sulle medesime tecnologie previste per il Portafoglio digitale europeo, che consenta ai fornitori di servizi online di verificare l'età degli utenti senza accedere alla loro identità.
Il funzionamento dell'app è stato concepito per garantire un elevato livello di tutela della privacy: l'utente potrà ottenere da soggetti terzi certificati – come i provider di identità digitale – una “prova dell'età”, cioè un attestato della maggiore età privo di dati personali, che resterà memorizzato esclusivamente sul dispositivo dell'utente. Nel momento in cui si tenta di accedere a un sito riservato agli adulti, sarà possibile inviare questa attestazione tramite l'app (ad esempio scansionando un QR code), senza condividere alcuna informazione identificativa.
AGCOM è stata inclusa in un gruppo ristretto di Digital Services Coordinators (DSC) incaricati di testare la nuova applicazione, proprio in virtù della sua esperienza e delle competenze maturate nel campo della tutela dei minori online. L'obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo condiviso e all'adozione a livello europeo di una soluzione tecnologica armonizzata e rispettosa dei diritti degli utenti.
In parallelo, l'Autorità ha già definito un quadro normativo nazionale coerente con le indicazioni europee. Con la delibera n. 96/25/CONS, adottata in attuazione dell'articolo 13-bis del decreto-legge 123/2023 (convertito con modificazioni dalla legge 159/2023, noto come Decreto Caivano), AGCOM ha stabilito – dopo consultazione pubblica e previo parere positivo del Garante per la protezione dei dati personali – le misure che siti e piattaforme che diffondono contenuti pornografici devono adottare per limitare l'accesso ai soli maggiorenni.
Il principio alla base delle misure italiane è lo stesso su cui si fonda la sperimentazione europea: l'attestazione della maggiore età deve essere rilasciata da soggetti terzi certificati che non hanno visibilità sull'utilizzo che l'utente ne farà, e deve essere trasmessa direttamente e in forma anonima dal singolo utente al sito o servizio che la richiede.
Al termine della fase di sperimentazione, la soluzione messa a punto dalla Commissione europea sarà integrata con il sistema delineato da AGCOM, offrendo una piattaforma interoperabile e disponibile per tutti i fornitori di contenuti online destinati a un pubblico adulto. Si tratta di un passaggio significativo nella costruzione di un'infrastruttura digitale europea che, anche in assenza di un'identità digitale pienamente operativa, garantisca strumenti efficaci, sicuri e rispettosi della privacy per la protezione dei minori nel contesto online.