La crescita di Samsung rallenterà nel 2025 a causa dei dazi USA

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HDblog.it Jun 04, 2025 · 1 min read
La crescita di Samsung rallenterà nel 2025 a causa dei dazi USA
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Il 2025 si prospetta un anno complesso per l'industria degli smartphone, per via dell'incertezza generata dai dazi imposti dagli Stati Uniti che colpiscono anche le catene di approvvigionamento del settore. A causa di ciò, la società di analisi Counterpoint Research ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita globale per le spedizioni di smartphone nel 2025, scendendo da un precedente 4,2% a un più modesto 1,9% su base annua, allineandosi allo scenario prospettato anche da IDC.

Nonostante Counterpoint preveda una crescita generale nel settore smartphone in quasi tutte le regioni, l'azienda stima un calo delle spedizioni nei mercati del Nord America e della Cina, ovvero due tra i più importanti al mondo, anche a causa della necessità di trasferire i costi aggiuntivi derivanti dai dazi sui consumatori. Questo, secondo gli analisti, frenerà la domanda per alcuni dei loro modelli premium e Samsung, in particolare, potrebbe accusare fortemente il colpo, arrivando persino a non figurare più tra i primi cinque brand globali per crescita delle spedizioni anno su anno.

La vasta esposizione di Samsung - ma viene citata anche Apple - al mercato statunitense si rivelerà una sfida significativa se i dazi verranno applicati alle aliquote annunciate prima della loro pausa. Entrambe le aziende saranno costrette a riposizionare parte della loro filiera produttiva per evitare le sanzioni - cosa comunque ritenuta altamente improbabile -, quindi l'inevitabile aumento dei prezzi per i consumatori dovrebbe intaccare le vendite in maniera significativa.

Insomma, il 2025 rappresenterà un anno molto problematico per i grandi nomi del settore, ma Samsung potrebbe essere una di quelle a rischiare maggiormente. Gli altri grandi brand cinese, infatti, puntano fortemente sulla domanda del mercato interno, motivo per cui l'impatto dei dazi dovrebbe essere più moderato, specialmente una volta che si riesce a tenere fuori gli Stati Uniti dalla filiera produttiva, con lo sviluppo di soluzioni hardware e software completamente cinesi.