Un lungo viaggio attende la sonda JUICE (Jupiter Icy Moons Explorer), partita nell'aprile del 2023 con una destinazione ambiziosa: il sistema di Giove. La sua missione, che la vedrà entrare nell'orbita del gigante gassoso nel 2031, è una delle più affascinanti della nostra epoca: andare a caccia di segni di abitabilità e, forse, di vita extraterrestre sulle sue lune ghiacciate.
Per un compito così delicato, però, ogni strumento di bordo deve funzionare con una precisione assoluta. Proprio per questo, gli scienziati della missione hanno approfittato di un'occasione unica per una calibrazione fondamentale, sfruttando un sorvolo ravvicinato della Luna avvenuto quasi un anno fa.
Questo test ha rappresentato la prima vera opportunità per mettere alla prova i dieci strumenti scientifici della sonda su una superficie solida nello spazio. L'attenzione si è concentrata in particolare su RIME (Radar for Icy Moon Exploration), un sofisticato radar il cui compito sarà quello di scrutare al di sotto delle spesse croste di ghiaccio di Europa, Ganimede e Callisto. Penetrando con le sue onde radio per chilometri, RIME mapperà le strutture rocciose nascoste, alla ricerca di quegli oceani sotterranei che potrebbero ospitare condizioni favorevoli alla vita. Per ottenere misurazioni accurate, lo strumento ha bisogno del massimo silenzio elettronico possibile, per "ascoltare" gli echi di ritorno senza interferenze.
Qui entra in gioco un pezzo di storia dell'esplorazione spaziale: il cratere un tempo noto come "Pasteur T". Questo cratere da impatto, largo quasi 40 chilometri e situato sulla faccia nascosta della Luna, è diventato celebre grazie alla leggendaria foto "Earthrise", scattata dall'astronauta William Anders il 24 dicembre 1968 durante la missione Apollo 8. In onore di quell'immagine iconica, il cratere è stato ribattezzato "Anders' Earthrise". Proprio mentre JUICE sorvolava questo famoso punto di riferimento, il team di missione ha silenziato tutti gli altri strumenti per otto minuti, permettendo a RIME di osservarlo in completa pace.
Durante questa fase, però, i ricercatori hanno notato un problema: un rumore elettronico generato dalla sonda stessa stava falsando le letture del radar. Questo ha dato il via a un meticoloso lavoro durato mesi, che ha portato allo sviluppo di un nuovo algoritmo software per correggere e filtrare i dati. L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha recentemente confermato il successo dell'operazione.
La nuova mappa delle altitudini del cratere "Anders' Earthrise" creata da RIME corrisponde perfettamente a quella ottenuta in passato dal Lunar Orbiter Laser Altimeter (LOLA) della NASA, dimostrando che lo strumento è ora pronto per la sua grande avventura. Con la calibrazione completata, JUICE prosegue il suo viaggio verso Venere, dove riceverà una spinta gravitazionale che la proietterà definitivamente verso Giove, dove completerà 35 sorvoli delle sue lune maggiori prima di stabilirsi in orbita attorno a Ganimede.