La strategia Xbox è caotica e le console sono morte secondo un ex Microsoft

Secondo Laura Fryer dobbiamo sostanzialmente dimenticarci una Microsoft impegnata nella produzione in prima persona di hardware proprietario dedicato al gaming (anche se la compagnia ha già annunciato la Xbox di nuova generazione realizzata in collaborazione con AMD) e i recenti annunci di prodotti realizzati in collaborazione con le terze parti, come la ROG Xbox Ally e il Meta Quest 3S in versione limitata Xbox, sarebbero un ulteriore conferma della graduale uscita dell'azienda da questo settore.

In proposito a quest'ultime, l'ex dirigente ha affermato di non apprezzare molto queste partnership ritenendole più incentrate sul marketing e lo stile rispetto alla sostanza. Va detto che la Fryer, dopo aver lasciato Microsoft più di 15 anni fa, probabilmente non serba un buon ricordo nei confronti dei prodotti della compagnia, tanto da aver installato Linux su tutte le sue piattaforme personali decisa a non tornare più indietro.

In ogni caso, si conferma non soddisfatta dello stato attuale di Xbox e di quello che è di fatto un'erosione del valore del marchio, ritenendo che abbia perso la sua anima quando si tratta di costruire hardware per gli appassionati: il piano, conclude, è evidentemente quello di spingere tutti ad abbonarsi a Game Pass, non importa l'hardware di provenienza.