A Qinglongshan, nella Cina centrale, un gruppo di paleontologi ha raggiunto un traguardo mai ottenuto prima: riuscire a datare direttamente delle uova fossili di dinosauro grazie a una tecnologia basata su un laser “orologio atomico”. Lo studio, pubblicato l’11 settembre su Frontiers in Earth Science dal team dell’Hubei Institute of Geosciences, ha fornito la prima età precisa per le uova del sito, collocandole a circa 85 milioni di anni fa, nel pieno del Cretaceo superiore.
Il problema della datazione delle uova di dinosauro è stato a lungo un ostacolo per i ricercatori, poiché finora l’età veniva dedotta indirettamente, analizzando rocce circostanti come quelle vulcaniche. Ma questi metodi risultavano spesso imprecisi, perché le rocce potevano essersi formate molto dopo la deposizione delle uova o essere state alterate dai processi geologici. La nuova tecnica, chiamata datazione uranio-piombo (U-Pb) sui carbonati, offre invece un approccio diretto e affidabile: un micro-laser colpisce il guscio fossilizzato, vaporizzando i minerali carbonatici. Un mass spettrometro misura quindi il rapporto tra atomi di uranio e piombo, permettendo di calcolare il tempo trascorso dalla formazione del guscio.
“È come avere un orologio atomico incorporato nelle uova stesse”, ha spiegato il geologo Bi Zhao, autore corrispondente dello studio. Il campione analizzato appartiene alla specie Placoolithus tumiaolingensis, nota per i gusci altamente porosi, e proviene da un grappolo di 28 uova inglobate in strati di siltite.
Il sito di Qinglongshan è considerato il primo parco nazionale cinese dedicato alle uova di dinosauro, con una concentrazione impressionante di oltre 3.000 fossili distribuiti in tre aree. Avere un’età precisa di riferimento è fondamentale non solo per la cronologia delle deposizioni, ma anche per capire le dinamiche evolutive e ambientali che hanno influito sulla riproduzione dei dinosauri.
Il periodo in cui le uova furono deposte, il Turoniano del Cretaceo superiore, era segnato da grandi trasformazioni climatiche. Dopo una fase di raffreddamento globale, la biodiversità dei dinosauri stava diminuendo. Secondo Zhao, la struttura particolare delle uova dei dendrooliti, caratterizzata da pori specializzati, potrebbe rappresentare un adattamento a quelle mutate condizioni climatiche. Tuttavia, per alcune popolazioni questo cambiamento si rivelò un vicolo cieco evolutivo.
Il margine d’errore della datazione è di appena 1,7 milioni di anni, un risultato che apre la strada a una nuova generazione di studi. I ricercatori intendono ampliare il campionamento ad altri strati geologici per costruire una linea temporale regionale più dettagliata. L’obiettivo finale è confrontare cronologie di deposizione delle uova in diverse parti del mondo, per ricostruire con maggior precisione come i dinosauri abbiano reagito ai cambiamenti ambientali prima della loro estinzione.