Il mercato delle cuffie true wireless si è evoluto rapidamente negli ultimi anni, popolandosi di decine di alternative che spaziano tra tutte le fasce di prezzo. Oggi ci concentriamo sulle in-ear con gommini, una categoria da molti apprezzata per l’isolamento passivo che offrono e la vestibilità più sicura. Prima di partire con l'elencare le nostre proposte voglio però fare due premesse: la prima è che non si tratta di una classifica, ma di una selezione ragionata dei modelli che si distinguono in specifiche categorie d’uso. La seconda riguarda invece il fatto che tutti i prodotti citati sono stati provati dalla redazione, tanto che trovate anche le recensioni sul sito, che vi linkerò di volta in volta. Bene, detto ciò iniziamo subito con la nostra carrellata.
TECHNICS EAH-AZ100: LE MIGLIORI OVERALLNel sempre più affollato panorama delle cuffie true wireless in-ear, le Technics EAH-AZ100 si distinguono come una delle proposte più complete e raffinate disponibili oggi sul mercato. Frutto della lunga tradizione audio di Technics – brand storico dell’hi-fi giapponese – queste cuffiette rappresentano un connubio di tecnologia, ergonomia e qualità sonora difficilmente eguagliabile. Il primo impatto è già indicativo di una svolta rispetto al passato: rispetto alla generazione precedente, le AZ100 offrono un fit migliorato, con un design più compatto e meglio bilanciato nell’orecchio. L’ergonomia, com’è noto, rimane un parametro molto soggettivo, ma la sensazione è che Technics abbia trovato un buon compromesso tra comfort e stabilità.
L’aspetto che colpisce di più, però, è la resa sonora. In un mercato dove spesso si rincorrono timbri pompati e curve di equalizzazione votate all'effetto wow, Technics sceglie la via della fedeltà. Merito soprattutto dei driver immersi in fluido magnetico, una soluzione tecnica raffinata che consente un controllo estremamente preciso delle vibrazioni del diaframma. Il risultato è una riproduzione musicale pulita, dettagliata e bilanciata, con un soundstage ampio e ben definito. Gli amanti del suono neutro e di qualità non faticheranno a considerarle un punto di riferimento nella categoria consumer.
Non manca una cancellazione attiva del rumore di ottimo livello. Pur non raggiungendo ancora le performance dei prodotti di riferimento in questo parametro, il salto generazionale rispetto alle precedenti Technics è evidente. Altro aspetto da non sottovalutare è la gestione delle chiamate. La tecnologia Voice Focus AI, affinata in questi mesi con continui aggiornamenti software, restituisce un’eccellente qualità vocale anche in ambienti difficili, grazie a un sistema avanzato di riduzione dei rumori e di ottimizzazione della voce.
Non meno importante l’autonomia, che arriva a ben 10 ore di riproduzione con ANC attivo, estendendosi a 28 ore complessive con l’ausilio della custodia di ricarica. Anche la connettività è ai massimi livelli: supporto multipoint fino a tre dispositivi – dove la maggior parte della concorrenza si ferma a due – e compatibilità con l’audio in alta risoluzione su due device in contemporanea.
Il prezzo, va detto, è da fascia premium: 299 euro. Ma in questo caso si tratta di un investimento ben giustificato da una qualità costruttiva, tecnica e sonora che eleva queste cuffie al di sopra della media. Per chi cerca un prodotto completo, senza compromessi, le Technics EAH-AZ100 sono oggi una delle scelte più solide e convincenti.
Alta definizione 05 Feb
SONY WF1000XM5: LE MIGLIORI PER CANCELLAZIONE DEL RUMORENel segmento delle true wireless in-ear, la linea WF-1000X di Sony ha sempre rappresentato un riferimento. Con le WF-1000XM5, la casa giapponese conferma e rafforza questa leadership. Il risultato è una delle cuffiette più avanzate e performanti sul mercato, specialmente per chi cerca un'esperienza immersiva e priva di distrazioni. Le novità rispetto alla generazione XM4 sono visibili già dal design: Sony ha lavorato per ridurre peso e ingombro, rendendo le XM5 più compatte e comode da indossare. L’estetica rimane sobria ma elegante, con una costruzione solida e materiali che restituiscono una sensazione di prodotto premium.
Il vero cuore delle XM5 è però nascosto all’interno: il chip QN2e, sviluppato da Sony per la gestione dell’ANC, è un gioiello di microelettronica. Abbinato a una rete di microfoni distribuita in modo strategico, questo processore è in grado di analizzare in tempo reale i suoni ambientali e generare un segnale di cancellazione ottimizzato centinaia di volte al secondo. Il risultato è una soppressione del rumore esterno senza precedenti, con prestazioni che – nel contesto consumer – non temono rivali.
In ambienti come metropolitane, aeroporti o uffici particolarmente rumorosi, le XM5 riescono a isolare l’ascoltatore in modo quasi chirurgico, mantenendo comunque una resa sonora di alto livello. E a proposito di qualità audio, anche se non raggiungono la raffinatezza delle Technics AZ100 in termini di equilibrio e trasparenza, il tuning delle Sony resta molto valido.
L’autonomia è nella media alta della categoria: circa 8 ore con cancellazione attiva, che salgono a 24 ore totali con le ricariche offerte dalla custodia. Meno delle Technics, è vero, ma sufficiente per coprire agevolmente una giornata d’uso anche intenso. La custodia supporta ricarica rapida e wireless. Anche le chiamate telefoniche sono state migliorate. Grazie alla combinazione di IA e microfoni beamforming, la voce risulta chiara e definita anche in situazioni ambientali complesse. Non è il punto di forza assoluto delle XM5, ma l’esperienza resta sopra la media.
Il prezzo ufficiale era di 249 euro al lancio, ma attualmente le WF-1000XM5 si trovano stabilmente intorno ai 199 euro, rendendole un acquisto ancor più interessante, soprattutto se si coglie l’occasione di qualche promozione temporanea.
Sony 29 Ago
AIRPODS PRO 2: IDEALI PER CHI VIVE NELL'ECOSISTEMA APPLEQuando si parla di AirPods, si entra in un terreno che va oltre la pura specifica tecnica. Le AirPods Pro 2 rappresentano infatti non solo un aggiornamento sostanziale rispetto alla prima generazione, ma anche il punto di arrivo di una filosofia d’integrazione tra hardware e software che ha pochi pari nel mondo consumer. Non è quindi una sorpresa che, per chi utilizza quotidianamente iPhone, iPad, Mac e magari anche Apple Watch, le AirPods Pro di seconda generazione siano difficilmente superabili.
Esteticamente, le differenze con il modello originale sono minime, ma sotto la scocca tutto è cambiato: il nuovo chip Apple H2 gestisce in modo più intelligente l’audio, l’ANC, l’adattamento dinamico del suono e la modalità trasparenza, offrendo un’esperienza significativamente superiore. Dal punto di vista della cancellazione attiva del rumore, Apple ha fatto un ulteriore passo avanti. L’ANC delle AirPods Pro 2 è efficace, reattiva e intelligente, soprattutto in ambienti con rumori costanti come aerei o mezzi pubblici.
Il profilo sonoro segue la filosofia Apple: è ricco, coinvolgente, con bassi decisi e alti brillanti. Tuttavia, rispetto a soluzioni come le Technics o le stesse Sony, più orientate ad un pubblico di audiofili, si nota una certa enfasi artificiale nelle frequenze basse e medio-basse, pensata per stupire al primo ascolto ma meno fedele alla registrazione originale. La durata della batteria si attesta attorno alle 6 ore con ANC attivo, mentre la custodia porta l’autonomia complessiva a circa 30 ore.
Ma ciò che davvero distingue le AirPods Pro 2 è l’integrazione con l’ecosistema Apple: connessione automatica ai dispositivi, sincronizzazione istantanea tra i device, supporto all’audio spaziale personalizzato con rilevamento della posizione della testa, condivisione dell’ascolto tra due utenti e accesso immediato a Siri. È un’esperienza fluida, coerente, che funziona e funziona bene.
Il prezzo ufficiale al lancio era di 279 euro, ma ora le AirPods Pro 2 si trovano stabilmente intorno ai 220 euro, rendendole più accessibili e competitive rispetto a molte alternative premium.
Apple 02 Ott
HUAWEI FREEBUDS PRO 4: IMBATTIBILI IN CHIAMATAIn un mercato dove la qualità audio e la cancellazione del rumore dominano spesso la narrativa, le Huawei Freebuds Pro 4 riescono a ritagliarsi uno spazio tutto loro puntando con decisione su un elemento troppo spesso sottovalutato: la qualità delle chiamate. E lo fanno con una competenza sorprendente, proponendosi come una delle scelte migliori – se non la migliore – per chi utilizza le cuffie non solo per ascoltare musica o guardare video, ma soprattutto per comunicare.
Il punto di forza assoluto, come anticipato, è la qualità in chiamata. Huawei ha integrato un sistema avanzato di microfoni e algoritmi intelligenti di soppressione del rumore ambientale che lavorano in tandem per restituire un audio vocale chiaro, pulito e naturale in ogni condizione. La differenza si percepisce subito: anche in ambienti estremamente rumorosi, come una strada trafficata o un bar affollato, la voce dell’utente rimane sempre ben comprensibile per l’interlocutore. Non è solo una questione di volume o di nitidezza, ma di intelligenza nella gestione del segnale, che viene pulito e ottimizzato in tempo reale.
Questa attenzione alla comunicazione non va però a scapito della parte multimediale. Le Freebuds Pro 4 offrono una buona qualità audio, con un suono pieno, leggermente enfatizzato nei bassi e una scena sonora ben strutturata. Non siamo ai livelli di raffinatezza delle Technics o delle Sony, ma per l’ascolto quotidiano e un utilizzo polivalente il risultato è più che soddisfacente.
Anche la cancellazione attiva del rumore è ben implementata, efficace nella maggior parte delle situazioni e accompagnata da una modalità trasparenza che funziona bene, anche se meno “naturale” rispetto a quella delle AirPods Pro. L’autonomia si attesta su valori buoni, con circa 6 ore di utilizzo con ANC attivo e fino a 7 ore senza. La ricarica rapida, poi, aggiunge un ulteriore vantaggio pratico: bastano 10 minuti per ottenere oltre un’ora di ascolto.
A livello di prezzo, le cuffiette Huawei sono posizionate in modo competitivo, mantenendosi sotto la soglia dei modelli top di gamma ma offrendo una qualità molto vicina in termini reali. Un prodotto che convince, soprattutto per chi lavora spesso in mobilità e fa delle chiamate un punto centrale del proprio utilizzo.
Mobile 16 Gen
NOTHING EAR: AL TOP NEL RAPPORTO QUALITÀ-PREZZONell’universo delle true wireless, dominato da giganti tecnologici e brand audio storici, Nothing è un nome nuovo, ma non per questo meno interessante. Le Nothing Ear, evoluzione naturale del modello Ear (2), incarnano perfettamente questa filosofia e rappresentano oggi una delle alternative più convincenti nella fascia medio-alta, soprattutto in termini di rapporto qualità/prezzo.
Esteticamente non passano inosservate; il case trasparente e i dettagli visibili degli auricolari creano un’identità visiva unica, che comunica innovazione e cura del dettaglio. Ma non si tratta solo di estetica: anche sotto il profilo costruttivo, queste cuffiette sorprendono per solidità e comfort. L’ergonomia è ben studiata, il peso contenuto, e il fit risulta stabile anche durante le attività quotidiane più dinamiche.
Sul piano tecnico, la vera forza delle Nothing Ear è l’equilibrio complessivo. La qualità sonora è molto buona per la fascia di prezzo: il tuning è neutro, con una buona separazione tra le frequenze e una resa naturale che non cerca effetti speciali, ma punta a un ascolto piacevole e realistico. I bassi ci sono, presenti e controllati, ma mai invadenti. I medi risultano chiari e articolati, mentre gli alti sono puliti, anche se talvolta un filo brillanti nei brani più complessi. Per chi apprezza un suono bilanciato, sono una vera sorpresa.
Anche la cancellazione attiva del rumore è stata affinata: non siamo ai livelli delle Sony o delle Technics, ma la soppressione del rumore è efficace in molte situazioni urbane o indoor, con una gestione intelligente che adatta l’intensità dell’ANC all’ambiente. Le Nothing Ear brillano anche per funzionalità software. L’app dedicata è una delle più curate tra quelle dei brand emergenti, con opzioni di personalizzazione, equalizzazione, aggiornamenti firmware e controllo delle gesture touch. C’è anche il supporto al codec LHDC 5.0 per l’audio in alta risoluzione (su Android), e una modalità a bassa latenza utile per il gaming.
L’autonomia si attesta su circa 5-6 ore con ANC attivo e fino a 8 ore senza, mentre la custodia consente diverse ricariche per un totale di circa 36 ore complessive. Non manca la ricarica wireless, altro dettaglio che conferma l’attenzione di Nothing per l’esperienza utente. Il prezzo è uno dei maggiori punti di forza: con un listino intorno ai 149 euro, spesso scontato in promozione, le Nothing Ear offrono caratteristiche da fascia superiore a un costo accessibile.
Alta definizione 19 Apr
CMF BUDS PRO 2: SOTTO I 50 EURO VINCONO LORONel segmento delle cuffie true wireless, la fascia sotto i 50 euro è spesso popolata da prodotti generici, con compromessi evidenti in termini di qualità costruttiva, suono e affidabilità. Le CMF Buds Pro 2, lanciate dal sub-brand CMF by Nothing, rappresentano una piacevole eccezione a questa regola. Si tratta infatti di un prodotto che, pur collocandosi nel settore più economico del mercato, riesce a offrire un’esperienza utente concreta, ben oltre le aspettative.
A colpire, innanzitutto, è la cura per il design. Nulla che gridi al premium, ma l’estetica minimale e i materiali opachi trasmettono una sensazione di solidità e modernità. La custodia è compatta, leggera, con una chiusura magnetica affidabile, e disponibile in più colorazioni vivaci, in linea con l’approccio stilistico di Nothing. Gli auricolari si adattano bene all’orecchio, con una buona tenuta anche durante l’attività fisica, e una vestibilità che non affatica anche dopo diverse ore.
Ma la vera sorpresa è la dotazione tecnica. Le CMF Buds Pro 2 offrono una cancellazione attiva del rumore che, pur non essendo al livello delle top di gamma, funziona davvero: riduce efficacemente il rumore di fondo in ambienti urbani o negli spostamenti in treno e mezzi pubblici. È un risultato sorprendente per questa fascia di prezzo, e dimostra quanto stia evolvendo la tecnologia anche nei prodotti più accessibili.
Android 30 Lug
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