Le scorie nucleari alimenteranno i reattori di nuova generazione: proposta USA

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HDblog.it May 20, 2025 · 2 mins read
Le scorie nucleari alimenteranno i reattori di nuova generazione: proposta USA
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Mentre la domanda energetica cresce rapidamente, spinta anche dall’espansione dei data center per l’AI, gli Stati Uniti stanno valutando l’ipotesi di trasformare oltre 90.000 tonnellate di scorie nucleari in combustibile per reattori di nuova generazione. La proposta, promossa dall’amministrazione Trump, riporta l’attenzione su un tema da tempo discusso ma ancora irrisolto: il destino delle scorie radioattive accumulate in decenni di produzione energetica.

Le scorie, attualmente conservate in circa 70 centrali elettriche sparse nel Paese, potrebbero rappresentare una risorsa preziosa in un contesto in cui la necessità di energia pulita è sempre più pressante. Secondo fonti riportate da Reuters, l’amministrazione americana starebbe esaminando quattro bozze di ordini esecutivi volti a rilanciare il settore nucleare. Una di queste includerebbe proprio la possibilità di riciclare il combustibile esausto, compreso il plutonio radioattivo, per alimentare reattori avanzati.

Il piano, tuttavia, non è privo di controversie. Gli esperti di non proliferazione nucleare si oppongono con forza a tale ipotesi, sottolineando i rischi legati alla sicurezza globale. Il timore principale è che la creazione di una filiera del riciclo delle scorie possa fornire un punto di accesso per gruppi estremisti intenzionati a costruire ordigni rudimentali. Inoltre, secondo i critici, l’esempio americano potrebbe innescare un effetto domino, portando altri Paesi a seguire la stessa strada, aumentando il pericolo di una diffusione incontrollata delle tecnologie nucleari sensibili.

Un altro elemento delicato è il controllo normativo. Attualmente, la gestione delle autorizzazioni per le centrali nucleari è affidata alla Nuclear Regulatory Commission (NRC), un ente indipendente. Ma l’amministrazione Trump sembra intenzionata ad accentrare maggiormente il potere decisionale, ipotizzando anche una revisione delle norme di sicurezza e una riduzione dei tempi necessari per approvare i progetti dei reattori. Alcuni osservatori vedono in questa strategia un tentativo di velocizzare lo sviluppo di nuovi impianti, anche a scapito di una supervisione rigorosa.

Nel frattempo, il Segretario all’Energia Chris Wright, intervenuto di recente davanti alla Commissione Bilancio della Camera, ha confermato l’interesse del Dipartimento dell’Energia per le tecnologie nucleari di ultima generazione. Tra le priorità indicate vi sono i reattori modulari di piccola scala, considerati più sicuri e flessibili rispetto alle centrali tradizionali.

Il momento dell’eventuale riavvio delle attività di riciclo non è stato ancora definito, ma se il piano dovesse concretizzarsi, si tratterebbe di una svolta di grande rilievo nel panorama energetico e politico statunitense.