L'esplorazione di Marte si arricchisce di un nuovo capitolo, grazie alla prossima missione della NASA. Due sonde gemelle, parte della missione ESCAPADE, si preparano a intraprendere il loro viaggio verso il Pianeta Rosso a bordo del gigantesco razzo New Glenn di Blue Origin.
Il lancio, previsto non prima del 15 agosto dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida, segna un momento significativo sia per l'agenzia spaziale statunitense sia per la compagnia di Jeff Bezos, consolidando una collaborazione fondamentale per il futuro delle missioni interplanetarie. La missione ESCAPADE (acronimo di Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers) ha uno scopo scientifico ben preciso e affascinante: studiare per la prima volta la magnetosfera di Marte utilizzando una coppia di veicoli spaziali in orbita. Questo approccio con sonde multiple permetterà di raccogliere dati simultanei da punti diversi, offrendo agli scienziati una visione tridimensionale e dinamica di come il vento solare interagisce con la debole atmosfera marziana, strappandone via particelle nello spazio.
Questo secondo volo del New Glenn, battezzato NG-2, rappresenta anche una grande scommessa per Blue Origin. Dopo un debutto avvenuto lo scorso 15 gennaio, che ha portato con successo in orbita un carico di prova ma ha fallito nel tentativo di recuperare il primo stadio, l'azienda punta ora a completare l'intera sequenza.
Durante questa missione, infatti, si tenterà per la prima volta l'atterraggio e il recupero del booster su una piattaforma navale, un passo fondamentale nella strategia di riutilizzo parziale del razzo che mira ad abbattere i costi dei lanci spaziali, emulando quanto fatto da SpaceX con il suo Falcon-9.
Il percorso per arrivare a questo lancio non è stato privo di ostacoli. Inizialmente, le sonde ESCAPADE avrebbero dovuto volare proprio sulla missione inaugurale del New Glenn lo scorso ottobre. Tuttavia, a settembre, la NASA aveva deciso di ritirare le sonde dal manifesto di volo, preoccupata che i possibili ritardi nello sviluppo del nuovo razzo potessero far lievitare i costi e compromettere la finestra di lancio. La missione è così rimasta in uno stato di sospensione, fino all'annuncio che ha finalmente fissato una nuova data, assegnandole il secondo, e si spera fortunato, volo del vettore di Blue Origin. Il CEO di Blue Origin, Dave Limp, ha sottolineato con un post l'importanza della missione come primo volo interplanetario per il New Glenn e l'opportunità unica per l'esplorazione di Marte.
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