Legge per dare a tutti il copyright su volto e voce? Succede in Danimarca

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HDblog.it Jun 29, 2025 · 2 mins read
Legge per dare a tutti il copyright su volto e voce? Succede in Danimarca
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Una proposta di legge in Danimarca potrebbe presto offrire ai cittadini un'arma senza precedenti per difendere la propria identità digitale: il diritto d'autore sulla propria immagine, sulla propria voce e sui propri lineamenti. Un'iniziativa che si pone all'avanguardia in Europa nella lotta contro la diffusione incontrollata dei deepfake, le manipolazioni digitali create dall'AI che stanno diventando sempre più sofisticate e accessibili.

Il problema è ormai sotto gli occhi di tutti. La tecnologia che permette di creare repliche convincenti dell'aspetto o della voce di una persona, facendole dire o compiere azioni mai avvenute, ha già mietuto vittime illustri, da Taylor Swift a Papa Francesco, sollevando enormi preoccupazioni per la privacy, la disinformazione e il furto di identità digitale. Si tratta di una vera e propria "macchina fotocopiatrice digitale per esseri umani", come l'ha definita il ministro della Cultura danese, Jakob Engel-Schmidt, sottolineando come le attuali normative non siano sufficienti a proteggere un diritto fondamentale: quello di avere il controllo sul proprio corpo, sulla propria voce e sul proprio viso anche nello spazio digitale.

La soluzione avanzata dal governo danese, che gode di un larghissimo sostegno politico trasversale, mira a modificare la legge sul copyright. Se la proposta verrà approvata, ogni individuo avrà il diritto legale di chiedere e ottenere la rimozione da qualsiasi piattaforma online di un deepfake che utilizzi le sue sembianze o la sua voce senza un esplicito consenso.

Per le aziende tecnologiche che si rifiuteranno di ottemperare sono previste "multe severe", una misura pensata per responsabilizzare direttamente i giganti del web. La legge non si limita a tutelare i singoli cittadini, ma si estende anche agli artisti, che potranno essere risarciti qualora le loro performance vengano imitate e sfruttate senza autorizzazione.

Consapevoli dell'importanza della libertà di espressione, i legislatori danesi hanno previsto delle eccezioni specifiche. La satira e le parodie, ad esempio, resteranno legali, garantendo così che la norma non limiti la creatività o la critica legittima. L'obiettivo, ha chiarito Engel-Schmidt, non è imbavagliare la libera manifestazione del pensiero, ma dare alle persone il potere di decidere se la loro identità possa essere manipolata da un'AI generativa.

Il percorso della legge prevede ora una fase di consultazione, per poi approdare in parlamento il prossimo autunno. L'ambizione della Danimarca, però, non si ferma ai confini nazionali. Il ministro Engel-Schmidt ha già annunciato l'intenzione di sfruttare la prossima presidenza di turno dell'Unione Europea per promuovere una strategia comune a livello continentale contro l'abuso dell'intelligenza artificiale, inviando un segnale chiaro alle grandi aziende tecnologiche e creando una salvaguardia contro la dilagante disinformazione.