letmarciscenza più elaborata del facile

https://octospacc.altervista.org/2025/06/18/letmarciscenza-piu-elaborata-del-facile/

minioctt Jun 18, 2025 · 4 mins read
letmarciscenza più elaborata del facile
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Ho dei pensieri forse un po’ confusi a riguardo, e certamente rifletterci e scriverci su a quest’ora non aiuta — nonostante questo sia a dire il vero proprio l’orario migliore possibile per scrivere cose di questo tipo, perché il lieve sonno mi porta inevitabilmente alla stesura di righe che nemmeno sotto effetto di droghe sarebbe possibile concepire — però diavolaccio… Se davvero devo avviarmi sulla strada del bedrotting professionale, portando buona parte delle giornate ad essere concettualmente assimilabili a questa mia ultima trascorsa, ci sono un paio di appunti da tenere in conto per massimizzare il valore dell’esperienza, soprattutto in chiave di ricorrenza medio-alta. ✋

Innanzitutto, il top bedrotting dovrebbe essere visto con più grande passione; ossia, nel modo in cui a quanto pare diverse persone su Internet già fanno… e non nel modo su cui senza volerlo ripiego io, ossia come “piano B”, come “ops oggi mi sento così e quindi farò così perché non mi va di fare come al solito“. In effetti, il marcimento lettifero nella sua forma più pura altro non è che un momento di straordinaria connessione con il sublime attraverso attimi altrimenti normali, banali; è lo stato di esistenza che più precisamente di tutti gli altri si trova a metà tra la vita e la morte, l’ordine ed il caos; insomma, l’equilibrio perfetto che, se non fosse per la fame e in molti casi il dover pagare l’affitto, potrebbe rappresentare la modalità dell’essere ideale permanentemente per tutti gli esseri umani… con la sofferenza tangibile della specie che sarebbe estremamente più limitata come conseguenza, e tutte le guerre che si formerebbero per sempre (…così come lo sviluppo della società ed il mantenimento dei servizi, in realtà, ma è un piccolo prezzo da pagare a confronto dei grandi benefici per tutti). 🥰

Quindi, boh: a parte le digressioni, serve più convinzione, più integrità. Innanzitutto, dovrei forse programmare il bedrotting come attività fissa all’interno della mia giornata, non sindacabile, da onorare e rispettare senza se e senza ma; e che occupi quanto più tempo possibile dei miei momenti di veglia, idealmente, anche se ciò non è sempre possibile nella pratica. Probabilmente, poi, dovrei rifarmi il letto appena mi sveglio dopo la notte, o almeno poco prima di darmi al bedrotting per la prima volta nella giornata dopo essermi alzata… non perché io ora dalla sera alla pre-notte creda alla propaganda dei rifattisti (quelli che dicono che il letto va rifatto subito perché bla bla bla e per giunta è una forma mentis zzz…), ma perché indubbiamente è più comodo sprofondare nel letto ordinato e senza pieghe, rispetto allo schifo che diventa durante la notte di sonno turbato, non prendiamoci in giro. 🌚

Questi due punti, dopo una piccola riflessione, mi appaiono veramente come il minimo da tenere in considerazione per un’esperienza di marciscenza spirituale decente. Ma, ovviamente si può, e probabilmente si deve, fare ancora di meglio… E dunque, da un lato temo di dover ammettere che bisogna ogni giorno lavarsi, per bene e subito, per dedicarsi alla funzione… e dall’altro bisogna porre un po’ di attenzione anche nel po’ di vestiario che si indossa durante la cosa. Lo sappiamo come questi giorni più scarichi portano a viziarci — e a viziarmi, personalmente, con io in particolare che finisco per lavarmi solo ben dopo pranzo, per poi indossare magliette e pantaloni veramente a casaccio, sotto l’influenza del diktat per cui sarebbe sconveniente tenere dentro casa quegli indumenti di maggior pregio estetico e morale che invece sarebbero meglio riservati solo per uscire. Ma, tra la puzza di ascelle dormite, e i vestiti con sopra i pallini di cotone consumati, l’anima ne soffre… e poi, che figura ci si fa con gli spiriti delle pareti che ci guardano da molto (molto) vicino durante la giornata in casa? 🪱

Ora, però, per concludere, un piccolo momento di rovescio della medaglia, che sento essere necessario anche se a molti non farà affatto piacere… Se vi considerate appassionati di bedrotting, o comunque in qualche modo siete praticanti più o meno abituali dell’attività, ma quello che ho detto qui vi sembra assurdo, fuori misura, o comunque non ne considerereste nemmeno mai la semplice idea di applicazione… ahimè, voi siete probabilmente nella trappola della marciscenza non introspettiva, la variante con buona ragione strettamente criticata persino dal Consiglio Assoluto degli Stellari. Oh, per carità: nessuno è perfetto, menchemeno io che stavolta mi permetto di fare questa predica (in parte auto-predica) che mi rendo conto essere a dir poco sconclusionata… però quantomeno mantenete la mente aperta a nuove formule di riposo più arricchenti del sé, suvvia! 😳