Torna la scuola e arrivano i rincari record: l’Antitrust denuncia un mercato bloccato, pochi editori e usato limitato. Ma esistono ancora strategie per risparmiare.
Sondaggio shock tra ragazzini su chi merita il femminicidio, Chiara Tramontano: "Spaventoso, vergogniamoci tutti"Rincari record da settembre: cosa succede ai libri scolastici?
Settembre si avvicina e per le famiglie italiane arriva la solita, amara sorpresa: i libri di scuola costeranno più che mai. Secondo il report preliminare dell’Antitrust, pubblicato a inizio agosto, i prezzi per il nuovo anno scolastico 2025/2026 subiranno un aumento record, spinto da una combinazione di fattori ormai strutturali.
E mentre si attende una risposta dal Governo, che potrebbe trasformare l'acquisto dei libri in una spesa detraibile, molte famiglie si chiedono come affrontare questa stangata. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Perché aumentano i prezzi? Lo rivela l’Antitrust
4 editori per il 80% del mercato
Il mercato italiano dei libri scolastici è dominato da Mondadori, Zanichelli, Sanoma e La Scuola. Insieme controllano l’ottanta per cento delle vendite, creando un ambiente poco competitivo e spesso protetto da limitazioni deliberate su sconti e usato.
Nuove edizioni, uno shock annuale
Gli editori decidono quando una nuova edizione è “sufficientemente diversa” (basta un 20% di modifica, anche solo grafica). Così ogni anno centinaia di titoli vengono rinnovati, senza che ci sia un reale aggiornamento didattico. Un meccanismo che taglia fuori l’usato e costringe le famiglie a ricomprare tutto. Ogni anno circa il 10% delle adozioni viene coperto da nuove edizioni, secondo variazioni contenutistiche che restano però soggettive. Così i libri diventano “vecchi” e non possono più essere usati, costringendo le famiglie a comprare tutto da nuovi.
Usato bloccato, ebook sotto licenza
Il 95% delle scuole adotta la doppia formula cartaceo+ebook. Il problema ? I libri digitali sono concessi in licenza temporanea: non possono essere rivenduti. Il mercato dell’usato restava una speranza, ma oggi vale solo 150 milioni di euro rispetto agli 800 totali.
Sconti minimi per legge
La norma fissa al 15% lo sconto massimo sul prezzo di copertina: serviva difendere le librerie, oggi limita la concorrenza e i sacrifici delle famiglie. Il risultato finale è chiaro: più costi inevitabili, meno margini di risparmio.
Quanto costeranno i libri scolastici nel 2025?
Nel 2024 il fatturato dell’editoria scolastica ha sfiorato gli 800 milioni di euro, registrando un aumento significativo nonostante il calo del numero di studenti, grazie al rincaro dei prezzi, alla diffusione limitata del mercato dell’usato e alla frequente pubblicazione di nuove edizioni. Ma ecco quanto costeranno a settembre i libri:
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580 euro la spesa media per l’intero ciclo delle scuole medie
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1250 euro per il ciclo delle superiori
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Crescita della spesa: +4% per le medie, +5% per le superiori
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Le famiglie del Sud pagano di più, sia in valore assoluto che per la ridotta presenza di usato.
La proposta di Altroconsumo: libri scolastici, detrazioni come le medicine?
Per affrontare l’emergenza, Altroconsumo e altre associazioni chiedono al Governo una soluzione concreta: rendere detraibili i libri scolastici al 19%, come accade con le spese mediche o sportive.
Il messaggio è semplice: l’istruzione è un diritto, non un lusso. E supportarla significa investire nel futuro. Ma mentre la politica valuta, le famiglie devono trovare soluzioni immediate.
Come risparmiare ora: le mosse intelligenti
Il mercato dell’usato
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Usato = risparmio fino al 50%
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Controllate sempre il codice ISBN, lo stato di usura e verificate che l’edizione sia quella giusta
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Scambi tra genitori o mercatini social locali spesso offrono soluzioni a costo zero
Nuovi con oculatezza
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Compra per tempo: spesso grandi catene offrono sconti estivi e buoni spesa
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Iscriviti alle newsletter e alle promozioni mirate: piccoli codici possono fare grande differenza
Bonus e contributi locali
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Molte regioni e comuni offrono contributi per il diritto allo studio
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Controlla subito le scadenze ISEE sui portali delle istituzioni locali.
Focus: cosa cambia se il potere d’acquisto cala
Il paradosso è che i prezzi aumentano anche se le famiglie possono spendere meno. L'inflazione generale spinge i listini, ma la stagnazione demografica e il calo del potere d’acquisto rendono la situazione sempre più insostenibile. Il rischio? Il diritto allo studio diventa accessibile solo a chi può davvero permetterselo.