linuxanza di emergenza nei momenti di peggior viaggio mentale (installo Linux in autobus perché Windows si è rotto)

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minioctt Sep 26, 2025 · 4 mins read
linuxanza di emergenza nei momenti di peggior viaggio mentale (installo Linux in autobus perché Windows si è rotto)
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In questi giorni si è verificato un meme molto conosciuto ma altrettanto sgradito, e cioè che ho scoperto che Windows 10 sul mio portatile è corrotto malamente, chissà da quanto tempo e chissà perché… È corrotto al punto che durante l’uso normale non si nota nulla di particolarmente anomalo, al di là delle solite piccole stranezze che non si capisce mai se sono di design o no (si sa che Microsoft non può mai e poi mai fare software 100% funzionanti, altrimenti nessuno comprerebbe più le versioni successive, e loro andrebbero quindi in bancarotta), ma certa roba a livello di sistema non funziona… e l’ho scoperto veramente a caso, provando ad installare l’emulatore di Android Studio, che però da un errore incomprensibile nell’attivare il servizio di virtualizzazione… mentre, provare ad attivare quello interno di Windows fallisce con un avviso per cui il registro di sistema sarebbe corrotto. 😐

La cosa veramente merdosa però, e davvero non so come facciano pure i fan più sfegatati di Windows a non odiare ancora Microsoft nonostante questi continui avvenimenti (che capitano non solo a me in particolare, ma scommetto a decine o centinaia di utenti al giorno in generale, in diverse salse), è che il sistema è totalmente irreparabile. Ho provato ad aggiornare a Windows 11 dalle impostazioni, sospettando potesse essere in realtà un complotto per farmelo fare… ma, alla fine, ha preso e annullato tutte le modifiche, in culo al mio tempo. Ho pure provato a reinstallare Windows 10 da ISO, con l’opzione di non formattare, ma ha fatto la stessa identica schifezza… e quindi… 😭

Lo schifo di Windows meriterà forse un ennesimo suo approfondimento, ma il punto è: visto che non posso e/o non voglio formattare il disco, ma dovrei farlo se voglio riparare ‘sto OS di merda… piuttosto, ne ho liberato quasi metà e ho deciso di installare (in dual boot) Linussy, cioè Linux ma sussy. (Semplicemente Fedora KDE Plasma, nessuna distribuzione strana, però non farebbe ridere detto così.) Ok, il sistema operativo non sarà intrinsecamente sussy, ma il mio processo di installazione si, visto che, tra tutti i posti del pianeta Terra, è avvenuto proprio… in autobus (quindi, tecnicamente, in più posti contemporaneamente, che è doppiamente assurdo). Almeno, questa era l’idea iniziale, venuta un po’ per l’estremo potenziale memetico, e in altra parte per ottimizzare il tempo, evitando di privarmi del portatile nei momenti in cui poteva servirmi… 😤

Ovviamente, nemmeno i piani che faccio per ridere vanno mai a buon fine. Avrei dovuto fare questa cosa ieri mattina, ma ho dovuto prima perdere tempo a comprimere la partizione NTFS per ricavare spazio utile dal disco… per 2 volte, perché farlo da Esplora Risorse non ha sortito effetto alcuno (…però il tempo me lo ha sprecato tutto… oh, va bene il registro corrotto, ma a me questa installazione sembra proprio affetta da una maledizione…), e quindi ho dovuto poi farlo di nuovo da riga di comando (e lì ha funzionato). Da ieri mattina, allora, sono arrivata alla sera tardissimo, e ho quindi dovuto di nuovo posticipare il momento Linux in sé… a stamattina, con una nuova fresca occasione autobussiaca. Beh, stamane mi sono ricordata che la mia chiavetta con Ventoy era mezza sfatta, vedendo che la ISO di Linux scaricata la sera prima non si avviava, e ho dovuto perdere altro tempo… a copiare tutti i file dalla pennetta al PC, formattare la pennetta, e ricopiare tutto sopra; l’intera mattinata di lezioni (ma nel mentre il computer era operativo, chiaramente, quindi non un problema). 🥱

Alla fine, sembrava che l’installazione vera sarebbe avvenuta nell’autobus di ritorno di oggi, ed ero così vicina a vedere ciò essere il caso… ma, purtroppo, rimpicciolire la partizione di Windows per fare spazio per Linux ha impiegato praticamente l’intero tragitto, e quindi alla fine dei conti Fedora si è installato quando io ero già bella a casina, a pranzo. Però… nell’autobus ho avviato il sistema live di Linux, e anche l’installer, pure se intanto ho dovuto perdere tempo con il gestore delle partizioni, quindi… si può dire che, almeno a metà, ho effettivamente installato Linux in un pullman??? Se si, questa cosa fa così tanto utente Linux che credo di meritarmi sticker gratis, o qualcosa del genere… 😈

Comunque, appurato che Fetora funziona, finché non escono problemi non farò nessun aggiornamento di sistema, mai; aggiorno solo le app (rigorosamente Flatpak) e vedremo se, in questo modo, finalmente avrò un sistema Linux desktop che non si spacca puntualmente da solo con il troppo uso… anche se, venendo da Windows su quel portatile, che si spacca puntualmente da solo con il troppo uso pur senza fare aggiornamenti, forse non dovrei lamentarmi comunque. (E a parte tutto, sono stata relativamente sculata in questa impresa, perché il portatile acceso nel mio zaino con la chiavetta inserita c’è entrato a filissimo… altrimenti, dovendo scendere dall’autobus erano cazzi, perché ovviamente non potevo interrompere la modifica delle partizioni a metà. Anche questa, però, è linuxeria.) 👌👌👌