L’Italia sulla rotta per Marte: la nostra scienza a bordo di Starship

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HDblog.it Aug 08, 2025 · 2 mins read
L’Italia sulla rotta per Marte: la nostra scienza a bordo di Starship
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Grande notizia per il futuro delle missioni spaziali con al centro il nostro paese. L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e SpaceX hanno siglato un accordo che prevede il trasporto di esperimenti nostrani a bordo delle prime missioni commerciali con Starship e dirette verso il Pianeta Rosso. A renderlo noto è stato il presidente dell’ASI, Teodoro Valente, sottolineando con un post su X il valore strategico dell’iniziativa.

Non si tratta di un contributo simbolico: i carichi utili includeranno un esperimento sulla crescita delle piante, una stazione di monitoraggio meteorologico e un sensore di radiazioni. Questi strumenti raccoglieranno dati durante tutto il viaggio interplanetario, stimato in circa sei mesi dalla Terra a Marte, per poi proseguire le rilevazioni una volta a destinazione. L’obiettivo è duplice: studiare le condizioni di viaggio nello spazio profondo e iniziare a testare tecnologie utili per future missioni con equipaggio.

La Starship, navicella di nuova generazione di SpaceX, è progettata per trasportare grandi quantità di materiale e, in prospettiva, persone verso la Luna, Marte e oltre. Il coinvolgimento italiano non sorprende, se pensiamo che il nostro paese vanta una lunga tradizione nell’aerospazio, dalla produzione di moduli abitativi per la Stazione Spaziale Internazionale fino ai contributi alla missione Artemis della NASA.

Gli esperimenti scelti non sono casuali. Il test sulla crescita delle piante, ad esempio, potrebbe fornire dati fondamentali per l’autosufficienza alimentare in missioni di lunga durata. La stazione meteorologica aiuterà a comprendere il clima marziano, caratterizzato da forti escursioni termiche e tempeste di polvere. Il sensore di radiazioni, infine, permetterà di valutare l’esposizione cumulativa durante il viaggio e sulla superficie, un fattore critico per la sicurezza degli astronauti.

Questo accordo segna anche un passo concreto verso l’integrazione di risorse europee nei progetti di esplorazione interplanetaria guidati da attori privati. SpaceX, con la Starship, mira a ridurre i costi di accesso allo spazio e aumentare la frequenza delle missioni. L’ASI, dal canto suo, porterà in dote know-how scientifico e tecnico maturato in decenni di collaborazioni internazionali.

Anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha accolto l’accordo con entusiasmo, definendolo “un riconoscimento della nostra strategia industriale e della qualità tecnologica nazionale”. Secondo Urso, portare il “Made in Italy” su Marte significa dare una visibilità globale al lavoro di aziende, università e centri di ricerca italiani, e confermare l’abilità del Paese di inserirsi nei grandi programmi internazionali.