L'arrivo della Nintendo Switch 2 ha portato con sé una ventata di novità, tra cui l'attesa modalità "GameChat" che permette di videochattare con gli amici direttamente dall'interfaccia di gioco. Una funzione social molto richiesta, che però ha creato un certo scompiglio iniziale. Nelle prime settimane dal lancio, infatti, né Nintendo né i produttori di terze parti avevano fornito indicazioni chiare, lasciando i giocatori in un limbo di incertezza: quale webcam funzionerà con la nuova console? Molti si sono ritrovati con periferiche, anche di fascia alta, che semplicemente non venivano riconosciute, costringendo la community online, in particolare su Reddit, a creare delle liste collaborative basate sull'esperienza diretta degli utenti.
In questo scenario, è finalmente arrivata una comunicazione ufficiale a fare chiarezza, e proviene da uno dei marchi più importanti nel settore degli accessori per PC. Logitech ha infatti confermato che la stragrande maggioranza delle sue webcam è compatibile "out of the box" con Nintendo Switch 2. Una notizia che farà tirare un sospiro di sollievo a molti videogiocatori che già possiedono una webcam del produttore svizzero e che non dovranno affrontare una spesa aggiuntiva per sfruttare la GameChat.
Come in ogni regola, però, c'è un'eccezione. Il portavoce di Logitech, Leila Lewis, ha specificato che un solo modello rimane escluso da questa compatibilità diffusa: la webcam di fascia alta Logitech Brio 4K. La motivazione non risiede in un capriccio tecnico, ma in una precisa caratteristica hardware e software. La Brio 4K è stata progettata con integrate le funzionalità di sicurezza di Windows Hello, il sistema di riconoscimento biometrico di Microsoft. Queste specifiche, ha spiegato Lewis, non sono supportate dal sistema operativo della console Nintendo, rendendo di fatto la webcam inutilizzabile sulla Switch 2. Sebbene Logitech non abbia annunciato piani per un aggiornamento firmware che risolva il problema, alcuni utenti più smanettoni su Reddit sostengono di essere riusciti ad aggirare il blocco tramite un downgrade del firmware, una procedura da eseguire però a proprio rischio e pericolo.
Il mistero della compatibilità, che ha visto produttori come Elgato e Ugreen dover analizzare a ritroso il funzionamento della console per adattare i propri prodotti, sembra quindi essersi risolto. La chiave non risiedeva tanto nella porta USB-C, quanto in specifici protocolli firmware che Nintendo ha implementato. Ora la strada per gli aggiornamenti è spianata e ci si aspetta che anche altri brand seguano l'esempio, allargando la platea di dispositivi compatibili e rendendo l'esperienza sulla nuova ammiraglia Nintendo ancora più completa e accessibile.