Nell'ultima puntata di Belve, Lunetta Savino ha offerto un'intervista ricca di rivelazioni sorprendenti. Con la sua consueta schiettezza, l'attrice ha condiviso dettagli inediti della sua vita privata e professionale. Dall'ammissione di un'esperienza di sesso a tre in gioventù, al giudizio impietoso su Enrico Brignano definito "pessimo baciatore", fino al racconto del timore provato nel vestire i panni di una professoressa di fellatio in un monologo teatrale. Un'intervista imperdibile che mostra una Lunetta Savino autentica, ironica e senza filtri, pronta a raccontarsi al pubblico come mai prima d'ora.
Torna Belve, Sabrina Impacciatore senza filtri: "Mi sento transessuale, con me ci provò un cantautore famoso"Lunetta Savino a Belve: le rivelazioni che nessuno si aspettava
”Da giovane ho vissuto un'esperienza a tre”
Lunetta Savino non ha avuto timore di aprirsi durante l’intervista a Belve, rivelando dettagli della sua giovinezza che hanno lasciato senza parole la conduttrice Francesca Fagnani e il pubblico. Con la sua solita ironia e senza perdere mai l’eleganza, l’attrice ha confessato di aver vissuto un’esperienza sessuale “a tre”, in un momento della vita in cui era giovane e curiosa. "Eravamo ragazzi, è stata una situazione che è capitata e basta. Ma non è una cosa che rifarei oggi", ha raccontato, sottolineando come quell’episodio appartenga a una fase libera e istintiva della sua crescita.
Il giudizio su Brignano: ”Pessimo baciatore”
Uno dei momenti più spiazzanti dell’intervista è stato quando l’attrice ha parlato delle sue esperienze sul set, citando apertamente Enrico Brignano. Alla domanda su chi fosse stato il peggiore tra i suoi partner di scena nei baci cinematografici o televisivi, l’attrice non ha avuto dubbi: ”Brignano è stato il peggiore. Non si può dire pessimo? Allora diciamo non memorabile”. Una risposta che ha suscitato risate e imbarazzo nello studio, ma che ha anche dimostrato la trasparenza di Lunetta, capace di dire la sua con leggerezza e un pizzico di sarcasmo.
La paura per il ruolo teatrale: ”Prof di fellatio? Terrorizzata”
L’attrice ha raccontato la sua esperienza nel monologo teatrale Prova orale per membri esterni, dove ha interpretato un’insegnante del Centre Pompidou specializzata in… fellatio. "In un modo o nell’altro ha avuto un ruolo da protagonista", commenta ridendo Fagnani. "Ero terrorizzata", ammette Savino. "Prima di entrare in scena, mi facevo coraggio con due gin tonic. Era proprio una lezione". La conduttrice allora rincara la dose: "C’erano anche esercitazioni pratiche?". Savino, sempre con il sorriso, risponde: "Lei mostrava le varie tipologie, che sono parecchie: segato, doppio 69, simplex… si parte con un disegno alla lavagna, oppure ci si arrangia con un po’ di ortaggi".
Lunetta Savino e il cinema italiano
Non manca però di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, soprattutto quando si parla di disparità nel mondo dello spettacolo. "Il cinema italiano offre poche possibilità alle donne, la televisione è stata molto più generosa", afferma con schiettezza.
L’attrice, inoltre, rivendica con orgoglio di avercela fatta da sola: "Non ho avuto padrini né protettori, mi sono fatta strada con le mie gambette". Una dichiarazione che spinge Francesca Fagnani a incalzarla: "Lo dice perché ha visto che, nel suo ambiente, spesso non andava così?". La risposta è amara, ma sincera: "Purtroppo sì. A volte, per avere ruoli di rilievo, anche attrici molto brave hanno dovuto aspettare di diventare le fidanzate del regista o del produttore. Qualcuno, insomma, che costruisse il personaggio giusto per loro".