Oggi è uno di quei giorni in cui che palle l’universo, odio la miseria, evviva la morte!!! Perché ancora non mi capacito di come le cose mi possano andare superstorte in modi così scemi che non dovrebbero essere proprio nemmeno in primo luogo concepibili… e si, d’accordo, in fondo in fondo questo tipo di questione va sempre a ricondursi direttamente ed unicamente ai miei problemi di skill, e non ho vergogna a dirlo, ma questo non mi fa magicamente perdere il diritto di lamentarmi… non ce la posso più fare.
La cosa per niente simpatica di cui sto facendo esperienza ultimamente è che la mattina, quando devo uscire di casa (e già qui…), se mi sveglio ad un orario per cui mi lascio giusto il poco tempo di fare colazione, lavarmi e preparare la roba che manca, sapendo che ho quel tempo lì abbastanza definito e scandito senza troppo margine di sminchiamento — entro un limite, chiaramente; meno 3 quarti d’ora comunque non ce li posso mettere — allora non faccio tardi… Ma se, piuttosto, mi posso alzare alle 10, non cucinata di sonno, ma allo stesso tempo con un enorme margine di manovra per perdere tempo involontariamente… il tempo lo perdo, e succede come stamattina… 🥱
Zio canino del carbossile carbonizzato, perché come ho perso tempo stamattina, e di conseguenza l’autobus, e di conseguenza ancora più tempo in una misura anche questa allucinante, mai nemmeno in passato io! Sono scesa verso le 11:59 anziché le 11:56 (e non mi sembra una differenza significativa!), sapendo che il fottuto autobus è segnato per le 12, ma tale fottuto autobus non l’ho mai visto passare (neanche per la strada fino alla fermata, dove di solito lo vedo; quindi, o proprio non è passato, e in tal caso veramente ci sarebbe da far cadere il cielo, perché pure per gli standard della SITA una cosa così è infinitamente terribile, o ha fatto prima di quanto gli sarebbe concesso). E però, le altre mattine, essendo solo di poco meno in ritardo, non l’ho mai perso… anzi, no; le altre mattine è sempre passato e ho preso quello che è segnato come 10 minuti prima, ma che fa sempre tardi, addirittura! 😭
Zio porcinante della sminchianza terminale (oggi si bestemmia!), ho controllato 3 volte sulla tabella merdosa complicatissima della SITA che si, questo autobus delle 12 esiste davvero e deve passare nei giorni scolastici (come oggi), ma nella pratica non ho potuto fare altro che rimanere lì un’ora buona per niente, aspettando poi l’autobus delle 13, che però fa via lunga e quindi sono arrivata pure con mezz’ora di ritardo a lezione… E ok, in realtà niente di valore fu perduto in questo, perché tanto non è che stia spiegando cose epiche, ma il culo non può fare altro che rodermi. Pure perché non è che aspettare a quella fermata di minchia sia comodo (ma anche altre fermate di minchia nella mia città, tranne forse una o due), senza uno straccio di panchina e con ombra presente solo in punti super-sconvenienti… 😾
Ma ok, dopo ormai più di 2 anni dovrei aver imparato a non cadere più negli inganni dei poteri forty applicati per mezzo della SITA… quindi, se ancora mi succede, allora si, magari è colpa mia… ma davvero non comprendo questo fenomeno del tempo, al di là di tutto. Se ne ho troppo, non mi regolo, e finisco non solo per perderlo avendo poco di valore in cambio (perché non è che spendo tempo a fare chissà cosa, semplicemente mi distraggo), ma a strisciarmi tutta la roba più avanti del dovuto, e boh… però semplicemente far finta di dover prendere il bus prima del dovuto nemmeno funziona, perché poi mi secco ad aspettare lì 15-20 minuti, col sole che cuoce (e quello rimane pure in inverno alla mia fermata a quest’ora, è insensato!) senza uno straccio di panchina e con addosso lo zaino che inspiegabilmente mi fa sudare le ascelle (e solo le ascelle, ma come cazzo è possibile?) e mi rovina la maglietta pulita e mi fa puzzare… BASTA! 💔