Il rover Perseverance della NASA ha immortalato una delle viste più nitide mai ottenute su Marte, componendo un mosaico a 360 gradi a partire da 96 immagini catturate il 26 maggio 2025 nella zona chiamata “Falbreen”. In questa versione a colori potenziati, il cielo appare insolitamente blu, ma non è naturale: si tratta di una scelta correttiva per evidenziare contrasti e dettagli, mentre la variante a colori naturali mantiene la tipica tonalità rossastra del pianeta.
L’area ritratta mostra dune sabbiose, rocce sparse e colline visibili fino a circa 65 chilometri di distanza, con in primo piano la 43ª abrasione eseguita dal rover su una roccia marziana, segnalata da una chiazza bianca di 5 centimetri di diametro.
Il team scientifico ha sfruttato le condizioni atmosferiche particolarmente limpide per studiare con precisione il confine tra due unità geologiche: rocce chiare ricche di olivina, più vicine al rover, e rocce scure ricche di argilla, considerate molto più antiche. Sul terreno, un dettaglio curioso ha attirato l’attenzione dei geologi: una grossa roccia poggiata su una cresta sabbiosa a forma di mezzaluna, un “float rock” probabilmente trasportato in quel punto da fenomeni passati, come frane, acqua o vento, e depositato prima della formazione della duna. Ecco la versione ad alta risoluzione, con tutti i dettagli descritti.
Le tracce lasciate dal rover, visibili sul bordo destro dell’immagine, raccontano il tragitto fino a Falbreen, passando per un precedente sito di studio chiamato “Kenmore”. Qui, l’equipe ha eseguito analisi di prossimità per capire la composizione del terreno, ipotizzando che si tratti di uno dei contesti più antichi mai esplorati da Perseverance, forse persino più vetusti del fondale del cratere Jezero, dove la missione è iniziata nel 2021.
A commentare l’impresa è stato Sean Duffy, amministratore ad interim della NASA, che ha sottolineato come panorami simili non siano solo suggestivi, ma anche un’anticipazione di ciò che un giorno gli astronauti potranno osservare direttamente. La missione Perseverance, oltre a cercare tracce di vita passata e raccogliere campioni destinati a future missioni di ritorno sulla Terra, contribuisce a preparare il terreno per l’esplorazione umana di Marte.
Il sistema di ripresa usato, Mastcam-Z, permette non solo fotografie ad alta risoluzione, ma anche la creazione di mosaici panoramici come questo, capaci di documentare l’evoluzione del paesaggio e guidare le scelte operative del team. La nitidezza delle immagini di Falbreen, unite all’analisi delle unità geologiche e alle indagini sui campioni, offriranno nuove informazioni sulla storia geologica di Marte e sul ruolo che acqua e vento hanno avuto nella sua modellazione.