Marte: le impronte dei diavoli di polvere guidano le missioni

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HDblog.it Jul 17, 2025 · 2 mins read
Marte: le impronte dei diavoli di polvere guidano le missioni
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La polvere è da sempre uno dei nemici più insidiosi per l'esplorazione di Marte. Sottile e onnipresente, si deposita lentamente sui pannelli solari dei rover e dei lander, soffocandoli e limitandone l'efficienza energetica fino a decretarne la fine. Missioni storiche come il lander InSight della NASA e il celebre rover Opportunity sono state vittime di questo lento accumulo.

Tuttavia, la stessa atmosfera marziana che crea il problema può anche offrire la soluzione. I potenti venti che danno vita ai "diavoli di polvere", imponenti vortici che danzano sulla superficie del Pianeta Rosso, possono infatti agire come veri e propri "addetti alle pulizie", spazzando via la polvere dai pannelli e regalando una nuova vita ai robot. Proprio un evento di pulizia di questo tipo permise al rover Spirit, gemello di Opportunity, di estendere la sua operatività nel lontano 2005.

Comprendere dove e quando questi fenomeni sono più frequenti è diventato un obiettivo importante per la pianificazione delle future missioni. Un recente studio, pubblicato sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters, ha fatto un passo da gigante in questa direzione, analizzando le "impronte" che questi vortici lasciano dietro di sé.

I ricercatori, guidati dalla scienziata planetaria Ingrid Daubar della Brown University, si sono immersi in un archivio di oltre 21.000 immagini catturate dalla fotocamera HiRISE a bordo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter della NASA, lo strumento con la più alta risoluzione mai inviato in orbita marziana, capace di distinguere dettagli di appena un metro. Sebbene i diavoli di polvere siano difficili da fotografare direttamente a causa della loro breve durata, le tracce che incidono sul terreno possono durare per mesi.

Queste tracce si formano quando il vortice spazza via lo strato superficiale di polvere brillante, rivelando il terreno più scuro sottostante. Analizzandone la distribuzione, il team ha scoperto che le tracce, e quindi i diavoli di polvere, sono molto più comuni alle alte latitudini, sia a nord che a sud. L'attività raggiunge il suo picco durante l'estate di ciascun emisfero, con un'intensità particolarmente elevata nell'estate australe. La ragione di questa stagionalità risiede nella peculiare orbita di Marte, che è più ellittica di quella terrestre.

Durante l'estate meridionale, il pianeta è più vicino al Sole, e questo causa una circolazione atmosferica più energetica, creando le condizioni ideali per la formazione dei vortici. La mappa che emerge da questa ricerca non è solo una curiosità scientifica, ma un vero e proprio strumento strategico. Conoscere le aree con una maggiore probabilità di "eventi di pulizia" potrebbe essere il fattore decisivo nella scelta tra diversi siti di atterraggio, tutti ugualmente interessanti dal punto di vista scientifico, garantendo così una maggiore longevità e successo alle future esplorazioni a energia solare del Pianeta Rosso.