Dopo l'annuncio di giugno, Matter 1.4.2 è finalmente tra noi e porta con sé un pacchetto di miglioramenti che, pur senza introdurre nuovi dispositivi spettacolari, incide in modo rilevante su sicurezza e praticità d’uso nel mondo della casa smart. La Connectivity Standards Alliance (CSA) ha ufficializzato il secondo aggiornamento del 2025 a distanza di circa sei settimane dalla prima versione per sviluppatori, segno di un lavoro continuo sul protocollo comune tra produttori.
Il cuore di questa release è la sicurezza preventiva. Steve Hanna, ingegnere di Infineon, sottolinea che non sono state individuate vulnerabilità, ma che si tratta di “alzare l’asticella” con interventi concreti. Arrivano così le Certificate Revocation Lists (CRL), che permettono di invalidare i certificati di autenticità (DAC) dei dispositivi compromessi, evitando il rischio di cloni. La verifica avviene già in fase di configurazione, grazie ai dati salvati nel Distributed Compliance Ledger, il registro decentralizzato di Matter.
Altro tassello è il Vendor ID Verification, utile in ambienti multi-admin per garantire che chi chiede accesso sia davvero il produttore dichiarato. Infine, le Access Restriction Lists (ARL) consentono di limitare modifiche alle impostazioni di router e access point certificati Matter — funzione pronta sulla carta, ma che entrerà in gioco quando arriveranno sul mercato i primi modelli compatibili.
Sul fronte della configurazione, Matter 1.4.2 introduce la possibilità di effettuare il pairing usando solo il Wi-Fi, sfruttando la tecnologia Wi-Fi Aware (USD). Questa opzione, già supportata da Android e in arrivo su iOS 26 anche per iPhone dal 12 in poi, riduce la dipendenza dal Bluetooth, con potenziali risparmi sui costi hardware dei produttori.
Per la gestione della casa intelligente, il cluster di Scenes Management diventa finalmente certificabile. Le “scene” permettono di memorizzare stati di funzionamento combinati (luci, tende, TV) e ora possono integrare funzioni temporizzate, come un’attenuazione graduale dell’illuminazione. Grazie alla funzione Quieter Reporting, poi, si riduce il traffico di rete durante le automazioni, un vantaggio soprattutto per installazioni con molti dispositivi a batteria.
Tra le altre ottimizzazioni ci sono la Node Reconfiguration, che notifica automaticamente i controller quando un dispositivo aggiorna le proprie funzioni senza doverlo riconfigurare, e gli Endpoint Unique IDs, che evitano duplicati quando si rimuovono e riaggiungono prodotti con più controlli integrati. Vengono inoltre fissati requisiti più elevati per router e access point Matter, con capacità minime di gestione di 100-150 dispositivi a seconda della tecnologia.
Guardando avanti, il debutto di Matter 1.5 è previsto per l’autunno, con possibili nuove categorie di prodotto. La CSA non esclude un rallentamento nel ritmo delle release, puntando a un solo aggiornamento maggiore e uno minore all’anno, per allinearsi meglio alle tempistiche di sviluppo e test.