Ho letto la notizia dello studente padovano che si è rifiutato di fare l’esame orale alla maturità perché tanto era già matematicamente promosso. Affaracci suoi, ho pensato. Mi sono evidentemente perso tutti i commenti negativi che a quanto pare sono stati in maggioranza postati da boomer come me, ma nella mia bolla sono apparsi i metacommenti che si chiedono perché noi vecchi abbiamo dovuto lamentarci di questo studente.
Beh, a me come ho scritto all’inizio la cosa non ha fatto né caldo né freddo. Mi limito a segnalare che dopo un confronto con la commissione d’esame il candidato ha risposto a qualche domanda (e quindi l’orale si è formalmente tenuto), tanto che gli hanno dato tre punti. Ma soprattutto faccio notare che anche con un orale mediamente buono (diciamo da 15 punti) non è che il ragazzo avrebbe avuto chissà quale votone: all’atto pratico quindi la sua scelta gli cambierà poco o nulla la vita… a meno che non voglia cercare una carriera in politica, nel qual caso è stato molto bravo. Continuo però a non capire perché spendere più di qualche parola su di lui.