L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione da oltre due milioni e trecentomila euro a Enel X ed Enel X Way Italia, accusandole di aver adottato una strategia commerciale capace di ostacolare lo sviluppo di una concorrenza effettiva nel settore della mobilità elettrica. Il provvedimento arriva al termine di un’istruttoria avviata per verificare le dinamiche concorrenziali nel mercato della ricarica pubblica per i veicoli elettrici, un settore in forte crescita ma ancora poco competitivo.
La decisione dell’AGCM
Secondo quanto emerge dal bollettino 32/2025 del 18/08/2025 pubblicato dall’AGCM, che ha preso in esame il periodo compreso tra il 2022 e il 2023, le due società avrebbero messo in atto una condotta definita di abuso escludente. L’AGCM ha rilevato una “compressione dei margini di concorrenti altrettanto efficienti, i cui effetti potenziali investono la struttura del mercato”, un comportamento che potrebbe danneggiare gli operatori concorrenti nella fornitura dei servizi di ricarica agli utenti finali.
La dinamica descritta riguarda il comportamento di un operatore come Enel, che gestisce sia le infrastrutture di ricarica sia i servizi per gli utenti finali. Secondo l’Autorità, offrendo prezzi molto bassi ai clienti, Enel avrebbe reso difficile la concorrenza da parte di altri operatori, anche se efficienti, che però non gestiscono direttamente le colonnine. Questo avrebbe potuto limitare l’ingresso di nuovi soggetti nel mercato e ostacolare la sopravvivenza di quelli già attivi.
Un comportamento che, secondo l’AGCM, rischia di “ostacolare lo sviluppo e il permanere di una concorrenza effettiva nella fornitura di servizi di ricarica elettrica alla clientela finale detentrice di un’auto elettrica, anche da parte di soggetti non integrati a monte nella gestione di infrastrutture di ricarica”.
La presa di posizione di Enel X ed Enel X Way
Non si è fatta attendere la replica ufficiale delle due società coinvolte, che in una nota dichiarano di non condividere le conclusioni raggiunte dall’Autorità. La difesa di Enel X ed Enel X Way si basa sul fatto che si sarebbe “dovuto tenere adeguatamente in considerazione lo stato embrionale del settore e le peculiarità del periodo interessato dal procedimento, con particolare riferimento all’aumento straordinario e imprevedibile dei prezzi dell’energia elettrica”. Le due aziende si sono dette fiduciose di poter far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune.