MBDA svela il drone autonomo da 500 km per attacchi in sciame

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HDblog.it Jun 21, 2025 · 1 min read
MBDA svela il drone autonomo da 500 km per attacchi in sciame
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Il gigante europeo della difesa MBDA ha presentato una nuova e interessante soluzione nel campo dei velivoli senza pilota, un drone kamikaze progettato per missioni a lungo raggio e per essere impiegato in sciami. Questo nuovo "effettore unidirezionale", come è stato definito, nasce dall'esigenza di adattarsi alle nuove dottrine di conflitto, ampiamente influenzate dalle recenti esperienze sul campo, in particolare dal conflitto in Ucraina. L'idea è quella di fornire alle forze armate uno strumento a basso costo, producibile in grandi numeri, capace di saturare le difense aeree nemiche.

Lo sviluppo di questo drone, avviato alla fine del 2024, ha tenuto in forte considerazione i riscontri ricevuti direttamente da membri delle forze armate. Il risultato è un velivolo spinto da un motore a reazione, in grado di trasportare una testata esplosiva da 40 chilogrammi e di colpire obiettivi fino a una distanza di 500 chilometri. La strategia di impiego prevede lanci multipli, o "in salvo", da rampe a terra.

Questi sciami di droni hanno un duplice obiettivo: da un lato, esercitare una pressione costante sulle risorse difensive avversarie, costringendole a consumare munizioni preziose per neutralizzarli; dall'altro, obbligare anche i sistemi di difesa aerea più sofisticati a rivelare la propria posizione durante l'ingaggio, facilitandone così l'individuazione e la successiva neutralizzazione da parte di altri sistemi d'arma a più lungo raggio.

Un aspetto fondamentale del progetto è la capacità produttiva. MBDA punta a un regime di produzione di massa, con l'ambizioso obiettivo di arrivare a mille unità al mese. Per raggiungere tale traguardo, l'azienda ha stretto una partnership strategica con un produttore di droni e, in modo innovativo, con un importante attore del settore automobilistico francese. Questa collaborazione permetterà di sfruttare le linee di produzione e le competenze della grande industria per accelerare la fabbricazione e contenere i costi, rendendo il drone una soluzione accessibile per creare la "massa critica" necessaria negli scenari bellici moderni.

I primi test dimostrativi sono previsti entro la fine di quest'anno, con l'obiettivo di avviare la produzione del primo lotto entro il 2027, in attesa di un concreto interesse da parte del Ministero della Difesa francese.